Il porno di Andrea Diprè è online, ma Sara Tommasi non c’è
Andrea Diprè c'è finalmente riuscito. È online il suo primo film porno, ma se vi aspettate che ci sia anche la sua "futura moglie" Sara Tommasi, resterete un po' delusi. Come è noto la "ex" soubrette è ormai fuori dal giro delle luci rosse, nonostante avesse annunciato il film proprio con Dipré, che intanto si è progressivamente avvicinato all'hard attraverso le sue interviste piccanti e, in alcuni casi, anche "barely legal", come nel caso della ragazza che si ciba di sperma. Polemiche a gogo ogni qual volta il suo volto riappare sui suoi canali, con il counter delle visualizzazioni che sale sempre più su, Andrea Diprè è riuscito a costruire il suo personaggio tra comportamenti non proprio lusinghieri.
Poi c'è questo piccolo "record" che mette curiosità, ovvero il fatto che nel cast di questo film che si intitola "Don't touch my wife and daughter", un originale "non toccarmi moglie e figlia", ci sia tra i protagonisti l'attore porno più giovane d'Italia, Max Felicitas. Nome d'arte di Edoardo Barbares, Max Felicitas nasce il 28 gennaio 1992 ad Udine. Affascinato da sempre di fitness, terminati gli studi universitari inizia a lavorare come stripman nei migliori locali d'Italia, collabora con i Centocelle Nightmare e poi decide di fare un porno in una piccola produzione. Notato da Rocco Siffredi, viene chiamato in Ungheria per un provino che supera brillantemente. Siffredi lo ha già incoronato come suo possibile erede, ma lui sembra un ragazzo che sa il fatto suo e che non ha bisogno di padrini. Lavora ad un progetto musicale e ad una linea d'abbigliamento che celebra il suo motto, un esplicito #sempreduri.
Andrea Diprè ha svoltato con la sua prima partecipazione ad un film hard, ma non è chiaro se vi ha partecipato come attore "semplice" oppure si è "calato" nei panni del Siffredi, fatto sta che dietro al film aleggia un velo di mistero: si può acquistare sul portale di Max Felicitas dove però non c'è preview, non si trova un trailer ma solo una foto ufficiale. Insomma, comprare a scatola chiusa un film spendendo 29 euro. Conviene fidarsi?
