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Karim Capuano: “Devo dire grazie a Gesù Cristo che non mi ha abbandonato”

Come altri prima di lui, da Brosio a Sara Tommasi, anche Karim ha dato una svolta decisiva alla sua vita dopo aver riscoperto la sua spiritualità. Nel recente libro scritto da Giovanna d’Urso ha ringraziato le persone che gli sono state vicino e ha cercato di dare forza a chi perde le speranze nella fede nei momenti più bui.
A cura di Simona Saviano
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Karim Capuano Devo dire grazie a Gesu Cristo che non mi ha abbandonato

Nonostante abbia recentemente dichiarato di non voler più parlare dell'incidente di cui è stato vittima con la sua smart nel 2011, lottando tra la vita e la morte in coma per tanti giorni giorni, ha raccontato che la religione è diventata la parte più importante della sua vita. Aveva già raccontato a Pomeriggio Cinque di aver vissuto un'esperienza mistica molto forte in cui aveva visto Gesù. E' stato pubblicato il libro "La Mano sul Cuore" scritto dalla sua amica e scrittrice Giovanna d’Urso che ha riunito le informazioni e ne ha tratto un romanzo. Come altri prima di lui, da Walter Nudo a Paolo Brosio fino ad arrivare alla rediviva Sara Tommasi che ha raccontato il suo dramma a Don Mazzi, anche Karim ha dato una svolta decisiva alla sua vita e, dopo aver ringraziato le persone che gli sono state vicino, cerca tramite le parole del libro di dare forza a chi perde le speranze nella fede nei momenti più bui della propria vita:

L'unica forza in grado di farti rinascere ti arriva da chi ti vuole bene, ma soprattutto da chi veglia su di te e non ti abbandona mai, Gesù. E' stato lui a salvarmi e a riportarmi dalla mia famiglia. In alcuni momenti della vita si perdono le speranze come quando ho subito un incidente che mi ha costretto in un letto d’ospedale, in coma per 24 giorni. Con questo libro, in cui racconto la mia vita e come questa è cambiata dopo l’incidente, volevo dire grazie di cuore a chi mi è stato vicino in quei tragici momenti

La fede lo accompagnava prima dell'incidente e infatti rappresenta la base del suo cammino, come aveva affermato a Visto: "Nella vita si cambia, si migliora, se ci sono le basi giuste. La mia base è Gesù, al quale mi sono avvicinato ben prima dell’incidente". Da questo libro da cui forse verrà tratto anche un film trapela l'immagine di un ragazzo come tanti che ha ritrovato la sua strada e il ricordo di quel tronista dal carattere particolare svanisce.

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