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Maria De Filippi inedita: “Mio fratello mi schiavizzava. A 18 anni ho trattato male un ex”

Maria De Filippi si è raccontata al Corriere della Sera. La presentatrice ha parlato del difficile rapporto che aveva con il fratello e di quando trattò male un ragazzo con cui era fidanzata da 3 anni. Oggi hanno riallacciato i rapporti.
A cura di D.S.
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È una Maria De Filippi inedita, quella che si è raccontata al Corriere della Sera. Tra i tanti aneddoti rivelati dalla presentatrice, c'è il rapporto conflittuale con il fratello. Un po' come capita a tanti, durante l'adolescenza, non andava particolarmente d'accordo con lui:

"Mio fratello era diligente, studioso. Io quella che in classe disturbava, parlava, chiedeva di uscire. Con lui non era amore. Ha sette anni più di me, mirava a schiavizzarmi e faceva la spia. Una volta ho avuto una storiella con un suo amico e quando l’ha scoperta mi ha uccisa di insulti. Appena se ne è andato di casa però, ho iniziato a cercarlo e ora lavoriamo assieme".

Parlando d'amore, prima di Maurizio Costanzo è stata fidanzata per sette anni con un uomo che oggi è un otorino. Con lui non è rimasta in contatto. Al contrario, invece, sente ancora un altro dei suoi amori passati:

"Un altro amore del passato, invece, è oggi un amico di messaggi. Insomma, lo sento via sms. Siamo stati assieme tre anni quando io ne avevo 18 e l’avevo trattato male. Mi era rimasto il rimorso, sono felice di aver riallacciato".

Maria De Filippi: "All'inizio non provavo un'attrazione fisica per Maurizio Costanzo"

Infine, Maria De Filippi ha raccontato l'amore con Maurizio Costanzo:

"Non ho avuto un’attrazione fisica all’inizio. Era il mio capo. Però mi piaceva molto il suo cervello. […] Quando ho iniziato a lavorare per Maurizio, volevo stare dietro le quinte. Il mio primo progetto è stato “Amici”, ma non pensavo di condurlo".

Quello che andò in onda, però, le sembrò molto diverso dal progetto che aveva immaginato:

"Quello che vedevo in onda non era la mia idea: non avevo pensato così il programma e non riuscivo a trasferirlo".

Così nacque l'idea di condurre il programma:

"Gori di fatto non se ne assunse la responsabilità e così lo fece Maurizio, che all’epoca aveva un ruolo importante. Fu lui ad avvisare Berlusconi. Un favoritismo? Non posso negarlo, non avevo nessun ruolo per fare quello che stavo per fare".

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