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Alda D’Eusanio sta ancora male: “Ho emorragie ed emicranie, mi dicono che non valgo nulla”

Sta ancora male Alda D’Eusanio dopo essere stata investita da uno scooter a Roma nel gennaio del 2012. Ha emorragie ed emicranie che le impedirebbero di tornare a lavorare, ma ciò che più la ferisce è constatare che intorno a lei c’è gente che la vede ormai una caso televisivo archiviato.
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"Sono stata in coma un mese, ho subito la frattura dell'osso occipitale. Non sento più né odori, né sapori. A distanza di tre anni ho ancora quattro emorragie cerebrali e violente emicranie. Non mi sono mai pianta addosso ora però mi dicono che non valgo nulla: e non ci sto". Queste sono le parole di Alda D'Eusanio, ad ormai tre anni dall'incidente che l'ha coinvolta a Roma nel gennaio del 2012. Investita da uno scooter in corso Vittorio Emanuele II ed essendo stata data per grave per almeno due giorni dal brusco impatto in strada, oggi la D'Eusanio sta ancora lottando per vedere legittimati i suoi diritti di donna dello spettacolo, che avrebbe ancora tutto il diritto di stare in televisione:

L'assicurazione che mi dovrebbe risarcire il danno biologico si è offerta di liquidarmi con una cifra che non coprirebbe neppure parte delle terapie, sostenendo che io professionalmente sia finita perché nessuno mi avrebbe offerto lavoro. Non è vero. Avevo firmato un contratto come ospite per “Verdetto finale”, dopo 4 delle 30 puntate ho dovuto rinunciare per colpa delle emicranie. Poi mi hanno offerto la conduzione della stessa trasmissione, e quest'anno la prima serata con “Miracoli”, cui mi ha addolorato dover dire no.

Quando si raccontò dopo l'incidente, tenne a descrivere il momento in cui andò in coma, durante il quale avvertì "una sensazione di grande lievità". La chiusura del suo discorso è piena di speranza, nonostante la complessità della situazione attuale:

Trovo ingiusto che vita e attività possano essere cancellati così. Non ho mai raccontato la mia sofferenza, in questo mestiere se dici che sei malato, hai chiuso. Dalla mia ho Raffaele Gerbi che con il suo studio medico legale mi renderà giustizia, ma penso alle tante vittime della strada che non hanno voce per farsi sentire.

Al suo ritorno nella vita reale, c'erano ad aspettarla parenti e amici, nonché il fedele pappagallo Giorgio, che ormai non le molla la spalla un secondo e coglie ogni minima occasione per farle le feste. Un volto televisivo che stenta a riconoscersi in questa nuova dimensione e che, probabilmente, vorrebbe tornare a dimostrare ciò che vale e ad abbracciare il suo pubblico.

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