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Alfonso Signorini contro il televoto del Grande Fratello 12

La vittoria di Sabrina Mbarek non è andata giù ad Alfonso Signorini che, dall’alto della sua posizione di commentatore, critica i concorrenti che per arrivare lontano, si affidano al televoto da parte dei call center.
A cura di Stefania Rocco
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La vittoria di Sabrina Mbarek non è andata giù ad Alfonso Signorini che, dall’alto della sua posizione di commentatore, critica i concorrenti

L’uscita di Ilenia Pastorelli dal Gf 12 non è andata proprio giù ad Alfonso Signorini che, conti alla mano e sicuro di non poter fare danni visto che ormai il reality è terminato, si è deciso ad analizzare quanto è accaduto nelle ultime settimane del programma quando, per cause ancora inspiegabili, i concorrenti più amati del programma sono stati fatti fuori uno ad uno per spianare la strada alla vittoria di Sabrina Mbarek. Il giornalista che non ha mai nascosto il suo apprezzamento nei confronti della modella romana, ha preferito non fare commenti quanto la trasmissione era ancora nel vivo al fine d’impedire che il voto del pubblico fosse influenzato dalle sue dichiarazioni ma oggi, a bocce ferme, cambia completamente registro e si decide a mettere in piazza il suo pensiero su quanto accaduto.

L’influenza dei call center nel televoto è ormai un fenomeno dilagante. Molte star, beccate da programmi come Striscia la notizia, si sono trovate costrette ad ammettere di essere ricorse spesso “all’aiutino da casa” per trionfare all’interno di una competizione, aiutini questi che vengono profumatamente retribuiti anche se, in qualche caso, servono a ben poco. Per il Grande Fratello 12, però, potrebbe non essere andata così. Mentre Sabrina ride dell’ipotesi sceicco, il giornalista pone l’accento sulla questione e rilancia il quesito secondo cui all’interno delle più importanti trasmissioni televisive non si può mai essere sicuri rispetto alla meritocrazia secondo cui tali voti vengono assegnati non provenendo essi interamente dal pubblico della trasmissione:

Beh, ci sono dei misteri, ieri sera l’ho detto anche abbastanza apertamente: com’è possibile che Ilenia sia stata fatta fuori e siano rimasti in casa tra i finalisti Franco e questa Martina, odiati dal pubblico e con scarsa personalità? Ė vero che tutto è frutto di un televoto ed io non ho motivo di dubitarne perché c’è un notaio che fa fede e annota che tutto avvenga nel modo più corretto, però secondo me sarebbe ora e tempo che ci si organizzasse per fare in modo che i call center non si intromettano nell’esito di una votazione finale. Credo che qui ci sia stata l’influenza di qualche call center di troppo: altrimenti non si spiega come sia possibile che Ilenia, con un fan club da 80 mila persone che non avranno votato tutte ma quasi, possa aver perso contro una tal Martina ha 10 mila fan. La matematica non è un’opinione. Il problema del televoto non riguarda solo il Grande Fratello, ma anche il Festival di Sanremo, l’Isola, Ballando. La regolamentazione in Italia è effimera, ha un bel dire la Marcuzzi di turno a dire “il televoto è vietato ai minori di 18 anni…” perché chi controlla tutto questo, chi controlla se chi sta votando è maggiorenne? Siamo ad un livello empirico assoluto, quindi. C’è una distonia profonda, e stando in studio la tocco con mano, tra il televoto e il pubblico in sala, che è lo specchio fedele di quello a casa. Questi vengono da lontano per assistere al programma e non rispondono agli animatori di studio, sono dei partigiani, dei faziosi incredibili, e sono il termometro del gusto del pubblico. E quando vedo che una Gaia viene accolta da un boato, mentre per la vincitrice Sabrina c’è freddezza mi chiedo com’è che c’è divergenza tra il pubblico in studio e quello a casa, non si spiega.

Questo è quanto dichiara Alfonso a Panorama, una bomba a orologeria che potrebbe scoppiare tra le mani degli esponenti della categoria “vincitori di”. In fondo, qualche domanda se l’è fatta chiunque, la Pastorelli in primis che disertando Mattino 5, ha dimostrato di non volersi piegare alle logiche televisive che l’hanno penalizzata.

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