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Alyssa Milano: “Allatterò mia figlia fino a quando avrà 6 anni”, la piccola ne ha solo 1

L’attrice di “Streghe” Alyssa Milano dichiara di aver intenzione di continuare ad allattare sua figlia fino a quando avrà compiuto 6 anni. Oggi la piccola ne ha solo 1.
A cura di Stefania Rocco
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L’allattamento al seno, soprattutto se prolungato, può diventare una pratica faticosa sebbene favorisca lo sviluppo dell’interazione tra madre e figlio. Sono sempre più le star che decidono di allattare, quasi a voler sottolineare il loro ruolo di madri all’interno di una società che le vorrebbe solo perfette manager di sé stesse, sempre votate alla loro carriera. Negli ultimi anni, le vip hanno fatto una scelta che va in controtendenza rispetto al sentire comune, tanto che i selfie di donne che allattano pubblicate sui social network sembrerebbero essere diventati addirittura una moda. L’ultima a farsi portavoce della necessità di allattare il proprio figlio anche nelle situazioni più impensabili è stata la modella Eva Riccobono che definisce l’allattamento una pratica “fighissima”. Sposa la sua tesi anche l’attrice Alyssa Milano che, addirittura, arriva a estremizzare i benefici dell’allattamento, dichiarando che continuerà ad attaccare sua figlia al seno fino a quando la piccola avrà compiuto 6 anni. Una scelta coraggiosa, soprattutto se si considera che la piccola Elizabeth ha solo 1 anno. Intervistata da ET, l’attrice ha esposto con convinzione la sua tesi:

Non mi interessa se mi criticano. Ho intenzione di continuare ad allattare, magari fino a quando Elizabeth avrà 6 anni. È la cosa più naturale possibile.

Alyssa ha ragione ed è innegabile che i benefici dell’allattamento al seno continuino a essere molteplici. È vero anche che un percorso di questo tipo può essere portato avanti solo se si appartiene alla schiera di “mamme privilegiate”. La Milano è un’attrice, una professione che le consente di prendere anche lunghe pause dal lavoro per potersi dedicare esclusivamente alla cura dei suoi figli.

Allattamento artificiale: perché parlare di egoismo?

Va sottolineato che a molte altre madri non è concesso altrettanto, anche quando sono loro stesse a impedirselo. Sempre più donne scelgono di tornare al lavoro a pochi giorni dalla nascita dei loro pargoli, per necessità o, più semplicemente, perché non vogliono stravolgere completamente un’esistenza che consideravano piena e perfetta già prima del parto. Allattare per un periodo così lungo ti costringe a rinunciare a gran parte di te stessa, e una mamma infelice perché costretta a privarsi di ciò che la rende appagata nuoce a suo figlio più di quanto farebbe se decidesse autonomamente di allattarlo solo artificialmente. L’allattamento, specie se prolungato, resta sempre più una scelta personale. Esistono bambini sani e felici anche se nutriti solo attraverso il biberon. Non si tratta di egoismo ma della necessità di assicurarsi un equilibrio, lo stesso che se trovato vi garantirà di poter rendere sereno il vostro bambino allo stesso modo – e forse più – di quanto sarebbe se fosse allattato al seno per anni da una madre inappagata.

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