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Amanda Knox è diventata mamma, gravidanza tenuta segreta per sfuggire ai paparazzi

Amanda Knox è diventata mamma di una bambina – Eureka Muse Knox-Robinson – un mese fa, ma non ha rivelato nulla fino all’intervista odierna al New York Times: “I paparazzi hanno ancora una taglia sulla nostra testa”. Dieci anni fa, l’assoluzione per l’omicidio di Meredith Kercher ma i media americani continuano a chiamarla “Foxy Knoxy”.
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Amanda Knox è diventata mamma per la prima volta. Lo ha annunciato in una intervista al New York Times e da 24 ore sta pubblicando aggiornamenti e foto sui nove mesi di gravidanza. È una bambina e si chiama Eureka Muse Knox-Robinson. La gravidanza è stata tenuta segreta per il timore dei paparazzi e la propria sicurezza. La bambina è nata nei mesi scorsi. L'intervista al New York Times, invece, arriva in concomitanza con i dieci anni dalla sua assoluzione per l'omicidio di Meredith Kercher.

Perché Amanda Knox non ha rivelato di essere incinta

Amanda Knox oggi vive vicino a Seattle con suo marito, il romanziere Cristopher Robinson. I due tengono numerosi progetti insieme, tra cui un podcast dal titolo Labyrinhts. Amanda Knox ha ammesso di aver avuto paura dei paparazzi che ancora oggi la chiamano "Foxy Knoxy" (la furba Knox) per l'esito del processo per l'omicidio di Meredith Kercher: "Continuo a dire a Chris che vorrei andare in posto dove posso pagare il mutuo senza dover rivivere la peggiore esperienza della mia vita". Amanda Knox sta cercando di restare lontana dal gossip.

I paparazzi non la lasciano in pace

"Sono ancora nervosa per la taglia dei paparazzi sulla nostra testa", ha spiegato Amanda Knox nel corso dell'intervista. Amanda Knox ha cercato di far capire che ogni dettaglio della sua vita privata viene costantemente processato. Non è un caso se il matrimonio tra lei e suo marito è stato a tema "viaggiatori nel tempo", perché in fondo vorrebbe pianificare una vita alternativa. "È il paradosso di essere Amanda Knox", scrive il New York Times, "combattuta tra il desiderio di vivere un'esistenza anonima – fantastica di trasferirsi in un remoto villaggio in Germania e diventare una sarta – e il voler controllare la narrativa su di lei; diffidente nei confronti dei media che la denigrano; criticata per essere così pubblica sulla sua vita, ma incapace di esistere privatamente senza il bagaglio che deriva dal suo nome".

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