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Ambra Angiolini e i No-Vax: “Mi hanno augurato la morte, ma vaccinarsi è troppo importante”

Ambra Angiolini fa il suo esordio su Radio Capital e in una intervista si racconta: “La radio mi ha salvato la vita in un periodo difficile. In tv non mi volevano più e mi proposero di lavorare a Radio 2, si è acceso il cervello”. Testimonial della campagna vaccinale, è stata ricoperta di insulti: “Mi hanno augurato la morte, ma vaccinarsi è troppo importante”.
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Ambra Angiolini riparte con una nuova stagione. Per lei, c'è il debutto in radio con Le mattine di Radio Capital, a partire dalle 11 del mattino. A La Repubblica spiega: "La radio mi ha salvato la vita". È un nuovo capitolo emozionante per l'attrice: "La radio mi piace tantissimo, ma i sogni spesso si realizzano dopo". Poi rivela gli insulti dei No-Vax dopo aver detto sì come testimonial per la campagna vaccinale: "Mi hanno insultata con ferocia, ma io e mia figlia abbiamo avuto il Covid". 

Le parole di Ambra Angiolini

Ambra Angiolini ha dichiarato che la radio le è stata vicina in un momento difficile, quando in tv hanno cominciato a non volerla più.

La radio mi ha salvato la vita in un periodo difficile. In tv non mi volevano più e mi proposero di lavorare a Radio 2, si è acceso il cervello. Mi ha salvato la testa, mi sono sentita libera, ho lavorato sui testi. L’idea di migliorare e essere credibile è stato importante. Poi la radio mi ha tolto “la facciona”, la faccia sparisce. La radio ti regala il tempo di far funzionare le cose, è il trionfo della body neutrality, ti viene richiesto quello che non vediamo. Dalla voce puoi capire se una persona sta bene o sta male, ascoltare e sentire sono due verbi che hanno a che fare con la bellezza.

Il rapporto con Ferzan Ozpetek

Non si può nascondere che Ferzan Ozpetek sia stato il regista della vita di Ambra Angiolini, l'uomo che ha visto quello che altri non hanno visto. Con "Saturno Contro", Ambra vince il David di Donatello come miglior attrice non protagonista e la vita cambia: "Gli altri mi hanno chiesto di fare l’attrice, lui ha capito che stavo fingendo per resistere e vivere. Dove mi aveva portato lui potevo non farlo: ero io. Per la gente ho interpretato un ruolo bene o male, per lui ho vissuto". 

Gli insulti per il vaccino

Silvia Fumarola, autrice dell'intervista, ha chiesto com'è andata la campagna per il vaccino. L'attrice è stata oggetto di insulti ma ha spiegato che è troppo importante e che tutta la famiglia, anche Massimiliano Allegri, sono vaccinati: "Mi hanno insultato con ferocia inaudita, fino ad augurare la morte. Io e mia figlia abbiamo avuto il Covid, sono stata male anche dopo. Siamo tutti vaccinati, la famiglia, Max (Allegri, ndr), tutti. È troppo importante, spero che lo capiscano".

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