Ambra: “Prima dipendevo dagli occhi degli altri, credevo vedessero meglio dei miei”

Si dice libera Ambra Angiolini, di quella libertà che prima aveva solo potuto assaporare da lontano. Attrice 40enne, madre di due figli e donna con un doloroso divorzio alle spalle, racconta a Vanity Fair di aver imparato solo da qualche anno ad affidarsi a unico metro di giudizio: il suo. Racconta i blocchi superati con la maturità, uno in particolare: “Dipendere dagli occhi degli altri. Credere che ci vedessero meglio dei miei”. Quello scrutarsi dentro e fuori al fine di ravvedere una qualsiasi rassomiglianza con il diktat imposto dall’esterno, oggi non fa più parte del suo modo di vivere:
Non mi vergogno più di cose che hanno fatto parte della mia carriera di artista, gradite o meno agli altri. Sono finalmente libera da ogni giudizio. E così voglio rimanere.
Ad averle insegnato a soprassedere, a concentrarsi su quello che di davvero importante esiste al mondo, sono stati i suoi figli:
ogni giorno rendo onore al dono prezioso che è stata (parla della figlia Jolanda, ndr). Lo faccio nel solo modo possibile: provando ad occuparmene al meglio, avendo a che fare con lei, con la sua pelle, con le sue parole, con i suoi pensieri. Cercando di conoscere ogni sua insicurezza e paura. Proprio come facevano i miei genitori con me. Anche lei si troverà come me in situazioni in cui dovrà scegliere: se dire un sì o un no. Ecco: io mi auguro che senta in quel no il suono giusto che ha. Quando è toccato a me pronunciarlo, immaginavo che forte di quello sarei potuta tornare e guardare gli occhi di mio padre senza vergogna.
Anche rispetto ai figli avuti da Francesco Renga, però, ammette di essere scesa a patti con la consapevolezza che non ne avrà mai il pieno controllo:
Da genitore puoi incidere per l’80% su come tua figlia starà dentro a quel gioco. Il restante 20 % non dipende da te, e puoi solo incrociare le dita. Bisogna insistere, chiedere ai propri figli come stanno, e se non ci rispondono, se non ce lo vogliono raccontare, magari portarli fuori con noi, anche solo a fare una passeggiata in silenzio. Bisogna insistere. Ma poi non è detto mai. A ogni madre sfugge il controllo totale che vorrebbe. Facciamo pace con noi stesse. Nessuna è perfetta.