Ascensori bloccati “causa Belen”, l’Ospedale nega: “L’abbiamo trattata come tutte le altre”
Prosegue la polemica sugli ascensori bloccati "causa Belen". Questa volta a parlare è il direttore generale dell'Ospedale Giustinianeo di Padova Giuseppe Dal Ben in una conferenza stampa presenziata anche, tra gli altri, dalla coordinatrice del personale infermieristico (quel presunto P.I. con cui è stato firmato l'ordine di servizio), la signora Paola Pavin. L'Ospedale nega ogni coinvolgimento: "Non c’è stato nessun reparto bloccato e nessun piano dell’ospedale è stato interamente dedicato alla figlia di Belén Rodriguez. La signora è stata ospite insieme a sua figlia Luna Marì in una stanza a pagamento al terzo piano".
La versione dell'Ospedale
L'Ospedale ha precisato che il 10 luglio nel reparto di Belen Rodriguez "c'erano altre 16 persone", l'11 luglio "altre 9" e il 12 luglio "altre 11", il 13 luglio "altre 12 persone e il 14 luglio erano in 14. Nessun piano è stato bloccato". Belen Rodriguez, precisa ancora il dirigente, "non ha creato alcun problema a noi e alle altre degenti, nè tantomeno all’organizzazione del reparto. Non c’è stata alcuna costrizione nei confronti del personale a spendere ulteriori energie oltre il normale lavoro. Abbiamo ospitato una persona famosa l’abbiamo trattata come tutte le altre. C’è stata solo la presenza della vigilanza, ma non tanto per lei, ma per tutte le altre persone. In modo da evitare che fan e curiosi potessero creare problemi al terzo piano".
Gli ascensori bloccati ‘causa Belen'
Gli ascensori bloccati per la privacy di Belén sono stati definiti "una cosa burlona"a Fanpage.it. Nella conferenza stampa, Dal Ben spiega: "Solo a due ascensori è stato vietato di fermarsi al terzo piano, ma si tratta di un montacarichi e di un ascensore usato dalle ditte esterne. Essendo i più lontani dalla guardiola e meno controllabili abbiamo pensato di tenerli bloccati". E l'ordine di servizio? Sarebbe stata un'indicazione lasciata sulla scrivania dell'addetto alla sicurezza: "Non è mai comparso dentro o fuori gli ascensori. Evidentemente è stato fotografato ed è iniziato a circolare su chat e poi sui social". E su questo dettaglio, l'Ospedale ha aperto un'indagine interna per chiarire le responsabilità.