Asia Nuccetelli e il doloroso passato: “Ho sofferto, sono stata insultata, minacciata e picchiata”
Asia Nuccetelli ha pubblicato un lungo sfogo sul suo profilo Instagram. La figlia di Antonella Mosetti ha parlato ai fan, del dolore vissuto in passato:
"Voglio parlare con voi. Per voi sono solo una figura positiva, negativa per tanti altri. Mentre io sono un cuore, che batte batte forte e un giorno smetterà di farlo. Un cuore ansioso, un cuore ferito dalle troppe prove della vita, un cuore felice e a seconda di tutto ciò cambia tipologia di battito".
Asia Nuccetelli e i ritocchi estetici
La giovane ha parlato anche del coraggio che le è servito per cambiare sia la sua immagine, che la sua interiorità:
"Sono Asia ho 21 anni (tra un mese) e una vita turbolenta alle spalle. Una vita che mi ha illuso. Una vita che appena giunta l'alba ha cambiato i piani per me. Una vita che non mi ha mai ucciso, una vita che non mi ha mai tolto il sorriso. […] Ho cambiato tutto di me, sia fuori che dentro, ho sentito la necessità ma sopratutto il coraggio di cambiare. Sono un eremita solitario, lo sono sempre stata. Ho allontanato chiunque dalla mia vita per mia scelta, perché quando è il momento di cambiare ho bisogno di farlo da sola. Ma devo cambiare, migliorare…crescere".
Asia Nuccetelli, il bullismo e l'epilessia
Un passato travagliato quello di Asia Nuccetelli. Fino a dieci anni ha sofferto di epilessia. Inoltre, è stata anche vittima di bullismo. Nel corso di una serata in discoteca venne picchiata da venti ragazze e rimase ricoverata in ospedale per diversi mesi. Lo sfogo social della figlia di Antonella Mosetti si è concluso così:
"Ho passato giornate o persino periodi in cui non vedevo un futuro, ho sofferto da sola, ho pianto, ho urlato mi sono persino graffiata le guance. Ma sono cambiata e ci vogliono due ca*** di palle enormi per stravolgere i piani abbandonando tutto ciò che non reputi necessario. Mi hanno insultata, ferita, minacciata, mi hanno picchiato come se non ci fosse un domani ma il domani c'era e il domani ero io. Solo che non lo capivo, non volevo capirlo. Continuavo a guardare la superficie, la mia mente non riusciva a spaziare più a fondo nelle cose. Ora? Non riuscirei a ferire nemmeno una mosca, perché mi rispetto e rispettandomi rispetto il prossimo".