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Belén: “Toglietemi tutto, ma non le mutande”

La soubrette argentina, in occasione del suo intervento alla Domus Academy sulla dualità, ha riferito che non riesce a fare meno di indossare le mutande. E di odiare gli abiti bon ton, squadrati fino al ginocchio.
A cura di G.D.
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E' stata davvero una versione inedita di Belén Rodriguez quella vista all'open space milanese della Domus Academy dove, nell'ambito di un'incontro incentrato sulla dualità, ha letto i passi di un autore argentino del XX secolo, Julio Cortazar, ed ha rivelato di essere sempre combattuta tra una Belén personaggio ed una Belén vera ed autentica. Mentre le voci del gossip parlano di aria di crisi con Stefano, con i bookmakers che hanno abbassato sensibilmente la quota del divorzio entro il 2014, pagando 5 volte la posta, lei risponde alle domande dei presenti con fare disinvolto e senza tradire nessun momento difficile.

Come quando le viene chiesto se c'è una cosa in particolare, a cui Belén non rinuncerebbe mai. La soubrette argentina risponde secca:

Le mutande. Non potrei farne a meno, non metterei mai uno di quegli abiti bon ton, squadrati fino al ginocchio con i grossi bottoni e non mi piace l'arancione. Adoro il rosso, però.

Belén Rodriguez non riesce a fare a meno delle mutande, dunque, ma i pantaloni in famiglia li porta sempre Stefano De Martino.

Assolutamente no, è sempre l'uomo che li deve portare. Io però voglio essere una donna di carattere, che non schiaccia il proprio uomo. Lui deve portare i pantaloni, ma non significa che deve essere lui a portare lo stipendio a casa tutti i mesi, bensì sapersi occupare della propria donna e sapergli stare accanto. Non avrei mai sposato un uomo che non li portasse. Senza voler essere arrogante, ho sempre potuto scegliere con chi stare. Chi volevo me lo prendevo, e poi grazie al cielo anche lui si innamorava di me e voleva stare con me. E successo così con Stefano. Mi è piaciuto e mi ha fatto perdere la testa. L’ho voluto.

A sentire queste dichiarazioni, viene da ridere a pensare che c'è qualcuno capace di buttare via soldi per scommettere sul divorzio entro il 2014.

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