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Briatore: “Ho solo detto che all’estero ho il 95% in meno di rottura di scatole”

Flavio Briatore interviene nella polemica scaturita dalla presunta chiusura del Billionaire di Porto Cervo e parla di tasse italiane, “rotture di scatole” e giudizi affrettati nonchè poco basati sulla sua tendenza alla bella vita e ai soldi facili.
A cura di Eleonora D'Amore
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flavio briatore

Fine di un Era con la chiusura del Billionaire di Porto Cervo? A quanto pare no, o almeno ancora no. La risposta di Flavio Briatore arriva fulminea e sembra decisa a sottolineare la decisione non ancora presa: "Ma sono tutte notizie che escono e che vengono girate e rigirate a beneficio di chi le scrive. La realtà è che io ho solo affermato che in Italia è molto difficile tenere in piedi queste aziende per la troppa burocrazia e che tra il fare e il non fare sembra sia meglio non fare.. tutto qui! Lo sport preferito dopo il calcio è criticare e se uno si fa prendere in mezzo da questi personaggi fa solo il loro gioco".

Il suo attaccamento all'Italia è innegabile, vuoi perchè tutti i suoi affari maggiori sono partiti da qui e gran parte della sua vita, compresa sua moglie Elisabetta Gregoraci e suo figlio Falco Nathan, ha avuto la sua massima realizzazione dalla Calabria in su (la moglie è originaria di Soverato). Una terra però che spesso gli ha anche rinfacciato il suo essere molto ricco e potente, indicandolo in modo sospetto tra quegli eletti che in un momento di forte crisi pensa a godersi la bella vita sperperando denaro tra i magnati dell'imprenditoria e i famosi del jet-set internazionale. Briatore non ci sta però ad accettare tale accusa e ribatte: "Ma certo le tasse dobbiamo pagarle tutti è un dovere però non capisco come mai questo accanimento sulle persone che producono ricchezza quasi fosse una colpa?! Le mie aziende danno lavoro a tante famiglie e questo mi gratifica molto, vorrei continuare in Italia però all’estero ho il 90% in meno di rotture di scatole".

E così dopo la ristrutturazione del rinomato Twiga in Versilia e il progetto in corso per l'apertura di altri locali della catena Billionaire, precisamente a Marbella, Bodrum in Turchia e Ibiza, Briatore si dice pronto a ripartire per fronteggiare il peso fiscale che da anni grava sui suoi affari e a fare in modo che questa ennesima estate sia produttiva:

Fare un locale in Versilia, in Sardegna e farlo a Dubai o a Las Vegas ci si mette lo stesso tempo e più o meno lo stesso investimento con la differenza che all’estero c’è il 95% in meno di rottura di palle quindi è presto detto. Però io rimarrò sempre in Italia perché adoro questo Paese sono solo stufo di tutti questi critici che mentre scrivono o chiacchierano non si sono neanche guadagnati i soldi per comprare la bottiglia d’acqua che hanno sulla scrivania! Ce n’è uno in particolare che parla solo male per fare notizia.. mi hanno raccontato che l’unica volta che gli hanno affidato un incarico manageriale ha dato risultati disastrosi. E si permette di criticare.. purtroppo l’Italia da quel punto di vista è un Paese di maestri.. senza diploma però!

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