Carlo Capponi si sentiva messo da parte: parla Patrizia De Blanck

La contessa Patrizia De Blanck ha rilasciato delle dichiarazioni molto forti al settimanale Oggi, dopo aver appreso la notizia della morte di Carlo Capponi. Anche lei che gli era stata tanto amica durante L'Isola dei Famosi 6, ha confessato di avere un rimorso pesante, risalente agli ultimi giorni di vita del famoso bidello:

Qualche giorno fa Carlo era ai Castelli Romani per una serata e mi chiese di trovare un po’ di tempo per stare con lui. Non lo accontentai, presa da mille impegni ed ora me ne dispiace tanto. Carlo era un uomo solo. A fargli compagnia c’era soltanto un’amica carissima, Lia, e una cagnolina di nome Flora. Io per lui rappresentavo il sogno irrealizzato. Uno dei tanti e, purtroppo, l’ultimo. Lo ricorderò sempre con tenerezza per la semplicità da bambino del suo cuore.

La contessa non serba segreti riguardo lo stato psicologico ed emotivo del Capponi post-Isola, di quel personaggio tanto amato durante il programma (tanto da essere arrivato 3° dopo Belen Rodriguez e la vincitrice Vladimir Luxuria), amante delle banane e dei sentimenti sinceri. A quanto pare il povero Carlo covava una profonda delusione dentro di sè:

Mi era rimasto sempre vicino e mi confidava le sue inquietudini. Credo che il suo tarlo psicologico sia stato quello di aver sfiorato la favola, senza riuscire a diventarne protagonista. Come personaggio si era sentito ben presto dimenticato e per quanto riguarda il nostro legame , aveva capito che appartenevamo a mondi troppo diversi per intenderci. Così, dopo l’ondata di notorietà seguita all’Isola, aveva la sensazione di essere stato messo ingiustamente da parte.

L'ennesimo personaggio dei reality catturato dal mondo dello showbiz e poi abbandonato al proprio destino appena le luci della ribalta vengono spente. Sebbene la sua umiltà e quel suo particolare modo di entrare in punta di piedi nelle case degli italiani avevano sensibilizzato molto il pubblico "isolano" e quello televisivo in generale, non è bastato a colmare quel vuoto di cui parla la sua amica contessa.

Un'amica unita a lui non solo dal percorso mediatico ma, a quanto pare, anche sensoriale, stando al racconto sull'ultima telefonata fatta a Carlo Capponi:

Per una forma di telepatia la sera in cui Carlo è morto ho continuato a telefonargli senza avere risposta!

Qualcuno parlerà di semplici coincidenze, altri vedranno un non so che di romantico in questa bella amicizia nata per caso tra una nobile ed un semplice dipendente statale, ad ogni modo restano i video della loro permanenza in Honduras, che mostrano a pieno l'intensità di quel rapporto sintetizzato in una vera e propria saga, battezzata dalla De Blanck come "La contessa e il bidello".