Charlize Theron rivela: “Mio figlio si sente una ragazza”
In un mondo in cui è necessario, anche se sempre più difficile, affermare la propria identità, una rivelazione come quella fatta dalla bellissima attrice sudafricana, Charlize Theron, diventa uno sprone se non un esempio per lottare senza paure e remore.
L'identità di genere di Jackson
In un'intervista rilasciata al Daily Mail, l'ex compagna di Sean Penn ha dichiarato che il suo primogenito Jackson, dell'età di nove anni, non sente di appartenere al genere sessuale con cui è nato, si sentirebbe quindi una ragazza. L'attrice ha infatti dichiarato: "Sì, anche io pensavo fosse un bambino. Fino a quando non mi ha guardato quando aveva tre anni e mi ha detto: ‘Io non sono un ragazzo!". Da quel momento mamma Charlize, che in questi anni ha adottato anche una bimba di nome August, ha iniziato a considerare l'idea di avere due figlie, tanto è vero che recentemente è stata vista girare per strada in compagnia del figlio con indosso abiti femminili. In realtà la rivelazione al Daily Mail riprendeva una certa allusione fatta già lo scorso anno, in un'intervista rilasciata ad Access, in cui aveva dichiarato: "Guardo le mie due belle ragazze e penso di nutrire le preoccupazioni che qualsiasi madre nutre. Voglio che siano al sicuro e voglio che vivano appieno il loro potenziale".
La madre come esempio di vita
Charlize Theron ha sempre ammesso di aver avuto un'infanzia difficile, vittima di un padre violento e alcolizzato. L'unico esempio di rigore e di forza è stata la madre, ai cui insegnamenti si è sempre ispirata, infatti ricorda: "Mia madre mi ha insegnato che bisogna parlare; devi essere in grado di sapere che, quando questa vita sarà finita, avrai vissuto nella verità con cui sei a tuo agio e che nulla di negativo può venire da questo", per questo motivo uno dei suoi obiettivi è quello di far crescere i suoi figli liberi di seguire le loro scelte, liberi di esprimersi e di mostrarsi al mondo per quello che realmente sentono di essere. La Theron è, inoltre, una delle più note attiviste in fatto di LGBT, si ricorda a questo proposito il mancato matrimonio nel 2009, con il fidanzato Stuart Townsend, in segno di protesta fino a quando non si sarebbero legalizzati i matrimoni tra individui dello stesso sesso.