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Confessione shock dell’ex della Tommasi: “Il padre la molestava, aveva 17 anni”

Stefano Ierardi, ex fidanzato di Sara Tommasi, prende la parola per raccontare le motivazioni nascoste dietro alcuni dei comportamenti dell’ex showgirl. “Quando aveva 17 anni” racconta “fu molestata da suo padre”.
A cura di Stefania Rocco
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Arriva da Stefano Ierardi, ex fidanzato di Sara Tommasi, una confessione shock relativa alla vita dell’ex showgirl. L’uomo, imprenditore che è stato per mesi vicino a Sara anche dal punto di vista affettivo, prova a spiegare alcuni dei comportamenti della giovane anche alla luce di quanto sta accadendo nell’ultimo periodo. La china intrapresa da Sara dal momento in cui ha scelto di accompagnarsi ad Andrea Diprè potrebbe trovare spiegazione in alcuni episodi del passato della showgirl, un passato carico di dolore che avrebbe formato la donna che oggi dà scandalo attraverso i social network. L’ultimo video che la riguarda ha scosso più di una coscienza, quella di Stefano in primis, che prova a difenderla con un racconto inedito della vita privata di Sara risalente a quando ancora non era famosa. Queste le parole di Stefano:

Ci ho pensato a lungo prima di fare questo post in quanto proprio non mi andava di condividere questo pensiero e di riassociare la mia figura a questa persona, ma poi mi sono deciso a scriverlo per far trapelare un messaggio di aiuto nei confronti di questa povera donna oramai incapace di intendere e di volere. Mi mette molta malinconia vedere una persona alla quale ho voluto veramente bene in passato ridursi in questo stato. Quando la conobbi, tre anni fa, era tutt'altra persona. Col senno di poi, mi sono accorto solo in seguito che raramente manifestava qualche piccolo sintomo del disturbo di bipolarità del quale soffre da adolescente (la bipolarità non la curi, la puoi solamente controllare) ma del quale, se non sei un medico o uno psichiatra, non eri in grado di accorgertene in quanto non era evidente come oggi. Voi dovete sapere che Sara era una splendida ragazza, molto intelligente e non mi riferisco solamente al suo 110 e Lode alla Bocconi o per le 4 lingue che parla correttamente. All’inizio della nostra relazione l'accompagnai alla Luis di Roma a sostenere un test di ammissione a numero chiuso per un Master che superò brillantemente, ma cui poi, inevitabilmente, non partecipò. Sara soffre di veri e problemi psichici che, laddove non curati, (e a vederla così sono certo che non lo stia facendo da tempo) peggiorano a livello esponenziale giorno dopo giorno. Senza parlare della pericolosità per chi soffre di questa malattia derivante dall'uso di droghe, del quale so per certo che ha abusato più volte in passato e probabilmente abusa tuttora, ma del quale sono anche consapevole non sia dipendente e sia stata più volte lunghi periodi senza farne uso.

L’appello di Stefano prosegue con parole accorate:

Alcuni di voi possono sorridere quando vedono questi video, ma dovete comprendere che questa ragazza non sta bene e questa è vera e propria circonvenzione d’incapace. Spesso viene soggiogata da persone meschine che la sfruttano per interessi personali. E con Sara in questo stato è facile farlo, come si suol dire "facile come rubare le caramelle a un bambino". Sara non ha nessun parente stretto al di fuori della sua famiglia. Suo papà sta peggio di lei. È una persona che lo stato Italiano di 50 anni fa terrebbe chiuso in un manicomio, ha già subito 5 trattamenti sanitari obbligatori nella vita. Sara mi ha raccontato più volte che all’età di 17 anni venne molestata dal medesimo, cosa che interruppe la relazione dei suoi genitori. La mamma di Sara soffre del morbo di Parkinson e di sclerosi multipla ad uno stadio avanzato, e non è assolutamente in grado di occuparsi di lei. Mi ricordo di aver trascorso ben 15 giorni con lei senza mai separarci, quando oramai la nostra relazione era già finita da almeno 3 mesi, perche lei stava dando i primi segni di instabilità. All’epoca la lasciai giacché mi stavo accorgendo che stavo rovinando la mia vita per salvare la sua, ma non riuscivo a fregarmene. Vedevo che nessuno al di fuori di me poteva aiutarla. Così trascorsi 15 giorni a organizzare a sua insaputa assieme al supporto telefonico della madre un trattamento sanitario obbligatorio a Roma (e vi garantisco che in Italia costringere una persona che non vuole farsi curare a fare un trattamento sanitario obbligatorio non è per nulla una cosa facile o realizzabile). Furono 15 giorni terribili, alla fine dei quali ero letteralmente stremato. Non potevo stare un attimo senza stargli con gli occhi addosso. Il problema di Sara essendo molto fragile è che cade spesso preda di persone meschine capaci di farle fare ciò che più gli aggrada.

Infine si rivolge a quanti commentano i video che posta in rete, contribuendo alla loro condivisione:

L’unico aiuto che noi possiamo dare a una persona che non sta bene è piantarla di alimentare questa bolla mediatica riguardante Sara e Diprè. Sara è schiava del successo, successo che 4-5 anni fa aveva, ma che ormai è sepolto da tempo. Nessuna persona seria e affidabile, dal mio punto di vista, potrebbe mai lavorare con lei, e sono certo che se si è associata a questo individuo lo fa, nella sua condizione psicofisica alterata, solamente in cambio di un po’ di popolarità mediatica. Quindi chiunque continui a condividere stati o link inerenti a questa vicenda si rende complice di questo schifo, e chiedo a chi di voi l' abbia fatto di metterci una pietra sopra, sperando che la Tommasi trovi al più presto la sua serenità.

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Nelle parole di Ierardi si legge l’affetto che ancora nutre nei confronti della sua ex fidanzata. Questo è il modo che ha scelto per aiutarla, parole messe nero su bianco come un fiume in piena alle quali affida il compito di raccontare qualcosa della Sara vera, una donna che prescinde dal personaggio che ha finito per cucirsi addosso.

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