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Corona: “Chiederò la grazia a Napolitano per accedere all’affidamento terapeutico”

In un’intervista esclusiva a “Virus – il contagio delle idee”, Fabrizio Corona rivela la sua intenzione di chiedere la grazia al Presidente Giorgio Napolitano. L’ex re dei paparazzi, che si dice pentito di alcuni comportamenti passati, vorrebbe accedere all’affidamento terapeutico.
A cura di Daniela Seclì
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Il programma "Virus – Il contagio delle idee" ha annunciato che stasera si occuperà del caso di Fabrizio Corona. La trasmissione di attualità e approfondimento politico, condotta da Nicola Porro, andrà in onda alle ore 21:15 su Rai2. Gli argomenti che verranno affrontati durante la puntata, sono stati resi noti tramite il profilo Twitter ufficiale del programma.

Fabrizio Corona chiederà la grazia – L'ex re dei paparazzi ha rilasciato un'intervista esclusiva al programma di Rai2, tramite la quale ha espresso la sua intenzione di chiedere la grazia al Presidente Napolitano. Inoltre, ha commentato le dichiarazioni di David Trezeguet, che in un'intervista rilasciata a Francesca Fagnani, per La7, ha affermato di non aver mai percepito Fabrizio Corona come una minaccia. Il quarantenne, però, si è anche detto pentito per alcuni comportamenti avuti in passato.

La sua volontà è quella di curarsi – Fabrizio Corona ha intenzione di richiedere la possibilità di accedere all'affidamento terapeutico, previsto da una relazione carceraria stilata dai sanitari dell'Istituto di Opera, dove l'uomo sta scontando la sua pena.

Gli appelli in difesa di Fabrizio Corona – Nel corso dei mesi, sono stati tanti i volti noti che hanno fatto il loro appello, perché Giorgio Napolitano conceda la grazia a Fabrizio Corona. Uno dei primi a farsi avanti pubblicamente è stato Marco Travaglio, a cui è seguito Fiorello, Antonella Clerici, Filippo Facci. Fino all'appello di Adriano Celentano, che in una lunga lettera sul suo blog ha chiesto al Presidente:

"Signor Presidente a Lei che è nella condizione di aggiustare i passi di coloro che sbagliano, chiedo solo un po’ di pietà e di concedere la grazia a quel ragazzo che ‘nel male ha agito bene’, come disse Gesù. Infierire significherebbe assistere alla stupida amputazione di un’anima che sta per RISORGERE. Caro Presidente la ringrazio!”.

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