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Cristiano De Andrè: “Amo ancora le mie figlie, ho continuato a mantenerle nonostante le accuse”

Cristiano De Andrè conferma la diffida nei confronti della figlie Francesca e Fabrizia, resa nota a poche ore dal loro ingresso nella Casa del Grande Fratello 16. È il cantautore a spiegare i motivi di questa presa di posizione: “Le amo e ho continuato a mantenerle, nonostante le accuse. Ma non sono disposto a un confronto pubblico”.
A cura di Stefania Rocco
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Cristiano De Andrè pubblica un lungo post sul suo profilo Facebook in cui spiega i motivi della diffida alle figlie Francesca e Fabrizia. Il cantautore ha confermato di avere attivato una proceduta legale affinché le due ragazze non raccontassero nulla dei loro dissapori familiari nella Casa del Grande Fratello. Fabrizia, a poche ore dall’ingresso, ha scelto di non entrare. Francesca, invece, è andata avanti per la sua strada. Oggi, il padre spiega il motivo di quella diffida.

Il post di Cristiano De Andrè

De Andrè scrive sui social: “Ho letto in questi giorni molti commenti, da parte di testate anche serie, riguardo al fatto che non sarei stato d’accordo con l’entrata delle mie figlie Francesca e Fabrizia nella casa del Grande Fratello. In realtà non riguardava la scelta da parte loro di partecipare al programma, anche se lo ritengo un inutile spettacolarizzazione di noiosi scambi di isterismi, piagnistei ed edonismi fine a se stessi. La vera ragione è che non sono più disposto ad accettare che venga strumentalizzata, denigrata e diffamata la nostra famiglia. Non ho mai risposto pubblicamente alle continue accuse delle mie figlie nei miei confronti nella speranza che la cosa andasse scemando, in quanto ritengo che in una famiglia i problemi e le incomprensioni esistano, ma che debbano essere affrontate e risolte nel suo interno e non svendute in salotti televisivi, che hanno il mero scopo di incrementare ulteriormente dissapori per fini speculativi”. Il cantautore si addentra nei dettagli:

Io e mia figlia Francesca eravamo in buoni rapporti fintanto che lei non ha iniziato a prendere parte a questo circo mediatico, incentrando le sue ospitate sulla diffamazione nei miei confronti, cosa che al contrario di quanto dicono, ha avuto origine prima della pubblicazione del mio libro. Ad ogni modo, sono e sarò sempre disposto ad avere un confronto con loro, ma di certo non pubblicamente. Infatti nonostante anni di orrende accuse, spesso infondate nei miei confronti, non ho mai smesso di mantenerle e provvedere a loro. Ora però ritengo che essendo ormai donne di 29 e 32 anni, sia giunto il momento che si tolgano questa veste di vittimismo e dimostrino di avere stoffa e capacità reali che giustifichino la loro presenza nel mondo dello spettacolo.

I sentimenti verso le figlie

De Andrè prosegue, confermando di essere ancora molto legato alle figlie nonostante la diffida: “La mia diffida ha l’unico scopo di tutelare la nostra famiglia e chiaramente anche loro, in modo che esprimano ciò che sono davvero, gettando via questa maschera dietro la quale si sono nascoste per troppo tempo. Ho studiato violino al conservatorio, ho seguito una mia carriera personale che conta sette album all’attivo e altri tre album riguardanti il progetto su mio padre”. E conclude:

Le mie figlie, lo dico a malincuore, hanno preferito cercare un ‘successo’ veloce, attraverso trasmissioni che considero di bassa levatura, dove solo il gossip regna sovrano nelle regole di quel gioco. Tutto questo definisce per me questo secondo medioevo che stiamo attraversando e che ci ha ridotti a diventare degli spioni che da un buco della serratura osservano gli altri, per esorcizzare le proprie meschinità e sentirsi un po’ migliori. […]Da padre, sinceramente soffro a vedere le mie figlie abbandonarsi in questo vuoto, dove ho sempre cercato e sperato che anche loro un giorno trovassero invece dei valori per riempirlo. Sicuramente avrò commesso i miei errori come padre, ma non ho mai smesso di amarle e di sperare che riescano a trovare la loro realizzazione in qualcosa di più costruttivo rispetto a quello dimostrato fino ad oggi.

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