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Demi Lovato: “Censuravo l’essere non binary perché la società è maschilista e mi voleva femmina”

In una nuova intervista con Jane Fonda, l’enby Demi Lovato ha affermato che il “patriarcato”e la società maschilista hanno bloccato la scelta di dichiararsi non-binary. Nei giorni scorsi in un lungo faccia a faccia con i follower su Instagram Lovato aveva confessato ai fan: “Sono non binary, datemi del loro”.
A cura di Gabriele Crispo
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È stato il patriarcato e la società maschilista ad aver impedito a Demi Lovato di dichiararsi non-binary. Lo ha detto in un'intervista con l'attivista Jane Fonda. Una scelta, quella di tacere per così tanti anni, causa di sofferenza. E influenzata dalle convenzioni sociali. L'artista, cantante di fama internazionale, in un commovente video,  ha recentemente annunciato ai follower (oltre 105 milioni, solo su Instagram) di riferirsi alla sua persona, non al femminile, ma con il "loro", preferendo i pronomi they/them, di genere neutro. Nel marzo 2021 aveva dichiarato di essere pansessuale e genderfluid.

Demi Lovato e la battaglia contro il patriarcato

Lovato in una nuova intervista con l'attrice premio Oscar (e attivista) Jane Fonda spiega che ha detto di essere non binary, solo ora, quando ha 28 anni,  per colpa del patriarcato e del maschilismo che domina nella società.
"Dopo anni passati a vivere la mia vita per le altre persone, cercando di censurare il mio essere per via del patriarcato, che gestisce il mondo e l'industria" Lovato ha deciso di prendere coraggio. Indagando nell'essere, "i modi in cui il patriarcato stava trattenendo in una scatola le sue personalità".  "Le mie personalità stavano vivendo la mia vita per il volere degli altri", ha spiegato l'artista a Fonda. La società maschilista – dove gli uomini hanno il potere – imponeva a Demi: "Sei una femmina, dovrebbe piacerti ed è come dovresti comportarti. Non sognare in grande. Ora che ho detto ciò che sono, sono felice".

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L'artista si dichiara non-binary

L'artista, in un lungo faccia a faccia con i follower su Instagram, ha dichiarato di non riconoscersi nella rispondenza binaria di genere. Così ha ritenuto di abbandonare per sempre il pronome "lei" a favore del pronome "loro": "Dovrete rivolgervi a me con they e con them".

L'artista ha confessato:

Ogni giorno che ci svegliamo, ci viene data un'altra opportunità e possibilità di essere chi vogliamo e desideriamo essere. Ho passato la maggior parte della mia vita a crescere davanti a tutti voi … avete visto il buono, il brutto e tutto il resto.  Ho capito che non vivevo per me e per il mio essere: stavo anche vivendo per quelli dall'altra parte delle telecamere. Oggi è un giorno in cui sono così felice di condividere la mia vita con tutti voi – sono orgogliosa di farvi sapere che da oggi mi identifico come non binaria e cambierò ufficialmente i miei pronomi con loro.

Cosa significa non-binary

Nonbinary è un termine che si riferisce alle persone che hanno un'identità di genere non binaria, ossia coloro che non si identificano attraverso la mascolinità e la femminilità. Non è un fenomeno nuovo: già nel 2011 lo 0,4% dei residenti nel Regno Unito si considerava diverso da "uomo" e "donna". Un altro termine per dire non binario è enby. L'esistenza di questa categoria ha portato la sigla della comunità LGBT (Lesbo, Gay, Bisex, Trans) ad allargarsi a LGBTQIA+, che comprende appunto le persone che non si riconoscono nella classificazione maschio femmina.

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