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Enrico Brignano: “Niente nozze con Flora Canto, il battesimo di Martina ora è più importante”

Il comico racconta la vita da genitore e spiega perché lui e Flora Canto non hanno ancora intenzione di sposarsi.
A cura di Valeria Morini
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In un'intervista a Oggi, Enrico Brignano racconta la gioia della paternità: pochi mesi fa è diventato papà per la prima volta a 51 anni, della piccola Martina. Lui e la compagna Flora Canto, fidanzati dal 2014, non hanno però ancora intenzione di sposarsi. La priorità è la bimba e il suo battesimo:

Io e Flora Canto, per adesso, non pensiamo alle nozze, ma a battezzare la bambina. È nostro compito avviarla su un cammino spirituale con un minimo di convinzione e non confondere il sacramento con i dettagli della festa.

La vita da papà di Enrico Brignano

La figlia di Brignano e della Canto è nata il 10 febbraio. Il suo arrivo ha scombussolato la vita dell'attore e comico dell'ex corteggiatrice di Uomini e Donne, oggi attrice. Addirittura, lui racconterà la vita da genitore in un libro autobiografico:

Io e Flora ci siamo divisi un po’ i compiti. Lei cambia la piccolina, la nutre, la veste. Mentre io che sono il mammo, o il papo, sistemo i giocattoli che Martina getta a terra, elimino i pannolini che vanno buttati nel cassonetto giusto, lavo il biberon e poi le faccio fare il ruttino. Se sono ansioso? Direi, piuttosto, attento. Per ora la piccolina sta sul seggiolone. Ma i pericoli aumenteranno quando comincerà a gattonare e quindi a camminare: bisogna tenere d’occhio spigoli, scale e poi metterà in bocca qualsiasi cosa… Certo la vita di coppia si rivoluziona e lo racconto in un libro che sarà sugli scaffali tra qualche mese. Oggi mettere al mondo una creatura, dopo che ti sei visto due o tre telegiornali diventa un’operazione coraggiosa. Mission impossible. Solo ora che c’è, capisco che Martina è il mio tesoro e finché campo sarà la mia preoccupazione.

La stessa Flora Canto raccontava mesi fa di sognare un matrimonio con le fedi portate da Martina. Dunque, per vedere lei e Brignano pronunciare il fatidico sì dovremo probabilmente pazientare ancora qualche anno. Intanto, lei descrive papà Enrico così: "È un bel nove, e non dieci, solo perché le notti insonni me le sono fatte tutte io. Lui, con la scusa del teatro, scansa la fatica. Penso che si sia inventato finte date del tour, pur di svicolare. Per il resto è dolce, presente, affettuoso. Soprattutto premuroso. E ha spostato l’attenzione da se stesso a lei. Una cosa mi fa molto ridere. Enrico ha interpretato monologhi su monologhi ripetendo che ai bambini bisogna parlare correttamente. Lui invece cosa fa? Alla piccola, che ha sette mesi, si rivolge solo con putiputipù e pereperepé".

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