Enrico Nigiotti: mai detto che Marco Carta è gay
Ricordate l'intervista che Enrico Nigiotti eletto il preferito dei gay rilasciò a Gay.it, giornale web sul tema dell'omosessualità? Il cantante aveva osservato che al giorno d’oggi si parla più di gossip, del fatto se uno sia gay o meno e la musica passa in secondo piano e che conta più la vita privata degli artisti che l’arte.
Peccato che un portale gay di informazione, riportando la notizia, abbia erroneamente attribuito al cantante anche una frase successiva, che però era solo un'affermazione del giornalista autore del pezzo e non faceva parte delle dichiarazioni di Enrico ("Beh, anche su Marco Carta ci sono tantissime voci, eppure la musica, non solo in questo caso, non è mai passata in secondo piano, anzi… Le Cartine e tutti noi pensano al pezzo e non al ragazzino. Certo, se poi è anche carino, qualche commento scappa, soprattutto se le voci sulla presunta omosessualità crescono a dismisura").
Un piccolo equivoco partito da un singolo sito è bastato perché sul web cominciassero a moltiplicarsi news e scoop sulla presunta omosessualità di Marco Carta che affibbiavano al povero Enrico la responsabilità di una serie di dichiarazioni che non aveva mai fatto.
Questa la risposta di Marco Carta a Enrico Nigiotti: "Mi piacerebbe che […] questo ragazzo avesse il coraggio di guardarmi negli occhi e fare le stesse insinuazioni. Quando non si hanno argomenti interessanti per parlare di sé, la soluzione più comoda è parlare degli altri, o meglio, sparlare".
Enrico ha subito contattatp Gay.it per chiarire l'equivoco: "Smentisco completamente le dichiarazioni a me attribuite su alcuni siti gay, diversi da Gay.it. Durante la mia intervista a rilasciata a Gay.it, non ho mai fatto riferimento a Marco Carta. Non mi interessa fare polemica inutile, quello che posso dire su Marco è che siamo due giovani musicisti e l’unica cosa veramente importante è riuscire ad andare avanti in questo mondo sempre più complesso. Mi dispiace che a fare notizia non basti più soltanto la musica, ma banali rumors".
Simona Redana