Eva Grimaldi: “L’aura di mistero ha fatto il successo di Gabriel Garko. Gay? Chiedetelo a lui”

Eva Grimaldi si racconta di fronte a Paola Perego nel corso di una puntata di Non disturbare, in onda su Rai1. Gli argomenti dell’intervista spaziano dall’infanzia difficile caratterizzata da balbuzie e dislessia, al rapporto con l’adorata madre mancata un anno fa, fino agli amori con Gabriel Garko – di cui si rifiuta di analizzare la sessualità – e con Imma Battaglia, la sua attuale compagna. Proprio del suo ex più famoso, che ha amato quando era giovanissimo, dice:

Se Gabriel non avesse avuto questo grande mistero, non sarebbe diventato Gabriel Garko. È stata la sua fortuna. Perché c'è questa diceria? Chiedetelo a lui… Ma non lo dicono solo a lui. Gabriel aveva 15 anni meno di me, era ragazzino, veniva dalla campagna, diciamo che l'ho cresciuto io… Io ho anticipato i tempi. Poi è arrivata Madonna… Mi è sempre piaciuta la carne fresca!

L’amore con Imma Battaglia

Oggi Eva è felice accanto a Imma Battaglia, la compagna insieme alla quale ha fatto coming out quando era concorrente all’Isola dei famosi. L’attrice confessa di avere ricevuto fiumi di insulti per quell’amore taciuto a lungo e poi reso pubblico in diretta tv da qualche tempo. È una storia importante quella con Imma, un rapporto maturo che ha spinto l’attrice a rivoluzionare quello che credeva fosse, fino a quel momento, il suo concetto di amore:

A volte ricevo fiumi di parole orrende. Si nascondono tutti. Non abbiamo mai risposto, io e Imma. Omosessuale a 50 anni? È difficile pensarlo, lo so. Ho avuto tanti uomini, non solo Gabriel Garko, me ne sono fatti tanti! Io mi sono persa nella vita! Un giorno, può capitare anche questo… Io amo Imma, amo la persona. Non decidi tu quando diventare omosessuale.

L’infanzia tra balbuzie e dislessia

L’intervista si conclude con il racconto degli anni dell’infanzia, un periodo problematico in cui fu l’adorata madre a battersi affinché Eva si guadagnasse uno stile di vita adeguato: “Sono un'ex balbuziente e anche un po' dislessica. Ho sempre avuto una forma di timidezza quando parlo. Ho paura di sbagliare. Faccio fatica a terminare un concetto. Mamma è venuta a mancare da un anno. E' troppo presto per parlare di lei… Le mamme sono meravigliose. Ha fatto tanti sacrifici. Quando ero balbuziente, mamma, non avendo soldi, mi portava alla mutua e mi faceva fare gli esercizi per migliorare la balbuzie. Tanti sacrifici… Mi hanno anche messo in una classe per bambini problematici. Mia madre mi vide e disse: ‘Mia figlia non c'entra nulla con questi bambini…’. Mia madre andò a lavorare per le suore e io andai a scuola lì”.