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Fabio Volo: “La paternità ha segnato il momento più difficile della mia carriera”

Fabio Volo ha costruito la sua identità pubblica sull’essere single. Quando è diventato padre, dunque, ci sono stati degli effetti sul suo lavoro. Lo scrittore ha persino pensato di cambiare mestiere.
A cura di Daniela Seclì
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Fabio Volo si è raccontato sulle pagine del settimanale ‘Chi'. L'attore e scrittore ha spiegato come la paternità abbia cambiato la sua vita e lo abbia costretto ad attraversare un momento non proprio facile:

"Sull'essere single avevo costruito un'identità e, facendo un lavoro che è l'espressione di me, quel cambiamento era molto forte. È stato un periodo difficile e, se devo farmi un complimento, ho saputo reagire. […] Ho anche pensato di smettere e di fare altre cose".

Volo, che ha sempre sostenuto di non rimpiangere la vita da single, ha aggiunto: "A furia di dire che ero bravo e che tutto quello che toccavo diventava oro, quella transizione mi ha messo alla prova".

Fabio Volo: "Mi hanno sparato in tutti i modi, ma sono rimasto in piedi"

Infine, ha dichiarato che nonostante il successo raggiunto, non ha ancora piena coscienza delle sue capacità.

"La mia benzina è l'insoddisfazione, fino a 21 anni ho avuto una vita semplice e, quando puzzi di povero, anche se hai la tua rivalsa e ti guadagni un pezzo di mondo, vedi sempre gli altri più grandi, bravi e belli di te, sei come il leone che non si ribella all'addestratore perché non sa di essere così forte da poterlo mangiare. Dopo che ho avuto successo mi hanno sparato in tutti i modi ma sono rimasto in piedi, e allora dopo un po' hanno smesso. Questo è un Paese strano: quando sei a terra tutti ti vogliono aiutare, quando sei in cima tutti ti vogliono abbattere".

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