Le foto di Fabrizio Corona dopo due anni di carcere, l’avvocato: “È molto provato”
Fabrizio Corona torna protagonista delle cronache di gossip dopo due anni di carcere. Dopo un lungo silenzio, il settimanale "Chi" (nel numero in edicola dal 20 maggio) ha infatti pubblicato alcune nuove immagini che immortalano l'ex re dei paparazzi mentre viene scortato in tribunale, per assistere a un'udienza sull'affidamento del figlio Carlos. Il bambino è infatti temporaneamente sotto la custodia della nonna materna, la signora Gabriella Corona, dopo l'incidente domestico occorso a Nina Moric lo scorso 12 aprile (di cui a lungo si è parlato come di un tentativo di suicidio).
A distanza di alcuni mesi dal verdetto della Cassazione, che il gennaio scorso annullò lo sconto della pena previsto inizialmente dal gip di Milano, Corona è stato sottoposto a una perizia psichiatrica. I legali sono infatti preoccupati per il suo stato di salute, tanto da richiedere gli arresti domiciliari o l'affidamento ai servizi sociali. Intanto, sulle pagine di "Chi" parla il legale Ludovico Lucibello:
Fabrizio mi è apparso provato, ma fiducioso. Scrive molto, vorrebbe tornare a lavorare, alla sua vita.
Al centro delle preoccupazioni di Corona, secondo l'avvocato, ci sarebbe non solo la sua condizione di carcerato ma anche il benessere del piccolo Carlos e della stessa Nina Moric. Continua Lucibello:
Fabrizio ha a cuore il benessere di suo figlio, ma è anche preoccupato per la sua ex moglie. Ha già fatto capire che, quando sarà un uomo libero, si prenderà cura anche di lei. Per questa vicenda c'è piena collaborazione fra tutti i protagonisti.
Il legale della Moric, da parte sua, ha fatto sapere che il bambino resta ancora legalmente affidato alla madre, in attesa della decisione definitiva del tribunale. Le voci sul suo presunto tragico gesto sono peraltro state recentemente ritrattate dallo stesso ex fidanzato di lei, Luigi Favoloso ("Quelle foto di lei con i polsi tagliati erano un falso"), il che avvalorerebbe la spiegazione fornita dalla modella, che ha sempre parlato di caduta accidentale.