“Fan*** tutti”: l’ultimo tweet di August Ames prima del suicidio conteneva un allarme
C’è un tweet sulla pagina Twitter di August Ames che già lasciava presagire una certa stanchezza dell’attrice di fronte agli insulti ricevuti in rete. La pornostar 23enne che si è tolta la vita impiccandosi aveva lanciato una sorta di allarme sui social, manifestando stanchezza a fronte dalla pioggia di insulti che le era piovuta addosso dopo la sfortunata frase pronunciata qualche giorno prima e per la quale era stata tacciata di omofobia. August – qui c’è il suo profilo contenente le ultime interazioni social della Ames – ha tentato senza successo di provare a difendersi, elencando le ragioni di sicurezza che facevano da fondamento alla sua dichiarazione. In un caso ha perfino preso a ritwittare gli insulti più beceri, affinché chi ancora la stava insultando comprendesse la portata del fenomeno scatenato. L’ultimo tweet mostra una August disposta a deporre le armi, sfinita da quell’ondata di odio. “Fan*** tutti” sono state le sue ultime parole su Twitter. Risalgono al 5 dicembre, poche ore prima che la giovane si togliesse la vita.
Il suicidio della pornoattrice
August è stata ritrovata morta a poche ore dal momento in cui era diventata bersaglio sui social. Si è tolta la vita impiccandosi, come confermato dalla Ventura County Medical Examiner. Aveva solo 23 anni, oltre che un marito e un fratello che in queste ore ne stanno piagando addolorati la scomparsa. Il suo compagno, poche ore dopo la morte, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Era la persona più gentile che avessi mai conosciuto, oltre a essere tutto il mio mondo. Vi preghiamo di rispettare la nostra privacy in un momento tanto delicato”.
Le presunte cause del gesto estremo
La stampa estera e le persone vicine alla Ames individuano nel cyber bullismo una delle ragioni che avrebbero spinto August a compiere il gesto estremo. August era stata vittima di una specie di linciaggio mediatico avvenuto principalmente attraverso i social network. La donna aveva già chiesto ai suoi detrattori di rivedere le proprie posizioni e di smettere di tormentarla. In un caso, sempre su Twitter, aveva scritto: “La prossima volta mi accontenterò di tenere per me la mia opinione”. Quella “prossima volta”, purtroppo, non ci sarà mai. Pare che l’attrice soffrisse da qualche tempo di una forma di depressione, aggravata nelle ultime ore da quanto accaduto sui social.
Il fratello contro chi l’aveva bullizzata
Il fratello della Ames è stato il primo a parlare di cyberbullismo, condannando pubblicamente le persone senza volto che ritiene responsabili del suicidio della sorella. Stigmatizza i responsabili dei tweet più feroci pubblicati ai danni dell’attrice, individuando nell’operato di ciascuno dei suoi haters le cause della sua morte:
Il bullismo non è uno scherzo. Mia sorella è morta e non posso farla tornare. Provo un dolore insopportabile e, sebbene odi ognuno di voi dal profondo del cuore, mi auguro che non dobbiate mai vivere quanto sto vivendo io in questo momento.