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Gabriel Garko: “Hanno sabotato la mia auto, forse volevano farmi fuori”

Gabriel Garko ha raccontato al settimanale ‘Chi’ alcuni gravi episodi che hanno caratterizzato il suo passato. Cinque anni fa, qualcuno avrebbe manomesso la sua auto: “Forse volevano farmi fuori”. L’attore presentò una denuncia, tuttavia quello non è stato l’unico atto che si è trovato a dover subire.
A cura di Daniela Seclì
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Gabriel Garko si è raccontato sulle pagine del settimanale ‘Chi’, in occasione dell’uscita del suo libro ‘Andata e ritorno’. L’attore ha parlato di episodi dolorosi della sua vita, come la tentata violenza sessuale subita per mano di un uomo sposato. Inoltre, sostiene che nel 2014 qualcuno avrebbe cercato di ucciderlo, manomettendo la sua auto.

L’auto sabotata

Secondo quanto dichiara l’attore, nel 2014 avvenne un episodio decisamente grave e che poteva trasformarsi in una tragedia. La sua auto, infatti, venne manomessa. Garko nutre il dubbio che lo fecero con il preciso intento di ucciderlo:

“Ho sempre cercato di far parlare il mio lavoro, poi che non sempre ci sia riuscito è un’altra storia. Nel 2014 tentarono di sabotare la mia macchina. Forse volevano farmi fuori e io ne ho parlato soltanto ora. Cosa spinge qualcuno a farmi del male? Faccio fatica a spiegarmelo anch’io. Nonostante le denunce fatte, non ho mai scoperto chi fosse il mandante. Non sono nuovo a episodi di questo genere. Una volta, fuori dal cancello di casa, mi scrissero: ‘Garko drogato’”.

Le critiche degli hater

Gabriel Garko ha parlato anche degli hater. C'è infatti chi lo critica aspramente e ritiene di sapere tutto di lui solo perché è un personaggio pubblico: “Quando si è famosi tutti credono di saper tutto. Qualche giorno fa, su Instagram, hanno scritto che porto il parrucchino. Arriva un momento dove ci ridi su e non ci resti più male, tanto se non ho il parrucchino, sono rifatto. E se non sono rifatto, sono incapace. Viviamo in un mondo dove ci deve essere sempre del marcio”. Quindi ha concluso, commentando chi ha criticato il modo in cui svolge il suo mestiere di attore, senza però aver mai visto un suo film: “Sa quante volte sono stato stroncato senza essere stato nemmeno visto? C’è chi la chiama invidia sociale. Fortuna che il successo, alla fin fine, lo decreta sempre il pubblico”.

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