85 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Giancarlo Aneri: “Enzo Biagi e Antonio Ricci salvarono Michelle Hunziker dalla setta”

Giancarlo Aneri ricorda il periodo in cui Michelle Hunziker, ormai vicina a maturare la consapevolezza di essere diventata vittima di una setta, ottenne l’aiuto di Enzo Biagi e Antonio Ricci: “Lei è una grande ma in quel periodo era vulnerabile. Biagi le teneva la mano mentre raccontava la sua storia”.
A cura di Stefania Rocco
85 CONDIVISIONI
Immagine

Giancarlo Aneri, storico produttore di vini pregiati, racconta al Corriere la sua lunga frequentazione con Enzo Biagi, Gli attribuisce, tra le altre cose, il merito di avere aiutato Michelle Hunziker all’epoca in cui la conduttrice aveva finito per rendersi conto di essere diventata vittima della setta alla quale si era inconsapevolmente affidata anni prima. Quel racconto trova conferma nella stessa Michelle, che ne parla apertamente nel suo libro, riconoscendo a Biagi e ad Antonio Ricci il merito di averla aiutata.

Come la aiutarono a uscire dalla setta

Aneri racconta al Corriere: “Michelle era finita in una setta. È una grande, ma in quel periodo era vulnerabile. Biagi la ascoltava, le teneva la mano mentre raccontava la sua storia. Un ruolo importante l’ha avuto Antonio Ricci. Con la sua trasmissione Striscia la notizia, si schiera sempre con i deboli e fa paura ai forti. Ha salvato Michelle, assieme a Biagi . Ha anche organizzato una campagna di informazioni contro le sette”. Quell’aiuto fu determinante perché la Hunziker realizzasse di doversi staccare per potersi finalmente riappropriare della sua vita.

La versione di Michelle Hunziker

La stessa Michelle confermò che l’aiuto di Biagi e Ricci fu determinante affinché maturasse la consapevolezza di doversi staccare da quel mondo: “Cercavano di far crescere la mia autostima, perché Clelia mi diceva che il successo era dovuto non alle mie doti, ma esclusivamente al fatto che lei mi fosse vicina. Quando facevo Striscia, quando recitavo a teatro, mi caricavo di energia. Ma appena finito di lavorare rientravo nel gruppo e cominciavano a denigrarmi. Antonio ha capito la situazione e ha cercato di darmi la certezza che potevo farcela da sola. Mi chiedeva spesso consiglio, su certe cose mi dava completa carta bianca. Lo stesso faceva Enzo: goccia dopo goccia rendeva più forte la mia autonomia. Anche se allora io ero certa che, se fossi uscita dal gruppo, sarei morta”.

85 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views