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Giorgia Soleri, fidanzata di Damiano, racconta la malattia: “La vulvodinia mi ha rovinato la vita”

Modella e influencer, la compagna di Damiano David dei Maneskin ha portato l’attenzione su una malattia poco conosciuta ma che interessa una donna su 7. Sui suoi social, parla spesso dei lunghi anni di dolori e sofferenze, prima che finalmente le fosse diagnosticata la vulvodinia, una patologia che interessa gli organi genitali.
A cura di Valeria Morini
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Modella e influencer, Giorgia Soleri è salita agli onori delle cronache per la relazione con Damiano David dei Maneskin, svelata dopo ben quattro anni d'amore. L'attenzione si è accesa sulla giovane milanese residente a Milano, e su un tema molto delicato che lei stessa ha contribuito a diffondere sui social. Con molto coraggio, la ragazza ha infatti parlato dei momenti difficili vissuti a causa di una malattia fortemente invalidante che la interessa, la vulvodinia.

L'esperienza di Giorgia Soleri

"La chiamano “malattia invisibile” ma io ricordo con estrema precisione tutte le rinunce e le limitazioni a cui mi ha costretta",  raccontava Giorgia Soleri a ottobre 2020, mostrandosi in lacrime, "Così ho deciso di mostrarvi la parte più brutta, più marcia, più nera. Ma più reale. Questa foto è stata scattata in una delle infinite notti che in questi 8 anni sono state interrotte da dolore, brividi, urla e lacrime, e che mi hanno rovinato la vita". La Soleri ha raccontato tutti gli aspetti terribili di questa patologia.

Mi sono sentita dire di tutto, che sono pazza, ansiosa, frigida, bugiarda. Che ho paura del sesso, che dovrei masturbarmi di più. La parte peggiore è l’estrema solitudine in cui vieni buttata, giudicata da chi hai intorno e incompresa da chi dovrebbe trovare una diagnosi. Impari a considerare quel dolore come parte di te, è la tua quotidianità. Così come i sacrifici. Niente jeans stretti, niente collant, niente cibi acidi, niente alcool, niente zuccheri, niente mutande colorate o sintetiche, niente uscite serale, niente di niente. Anche programmare una vacanza diventa un incubo sapendo che potresti passarla sdraiata in un letto a soffrire. Quando ho finalmente dato un nome a tutto questo ho scoperto non solo di non essere sola, ma che le donne affette da questa patologia sono tantissime e tutte hanno in comune questa sensazioni di essere state totalmente abbandonate nel loro dolore, ho promesso a me stessa che avrei lavorato ogni giorno per fare in modo che nessuno si sentisse più così. Non siamo colpevoli, non siamo rotte e non siamo difettose. Siamo malate e meritiamo comprensione e rispetto.

Sul suo profili Instagram, Giogia conserva diverse Stories che documentano e spiegano in modo approfondito la patologia. Particolarmente drammatici i particolari sulla sua esperienza personale e sui lunghi anni di dolore prima di avere finalmente la diagnosi. La modella ha svelato di soffrire anche di contrattura del pavimento pelvico e neuropatia.

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Cos'è la vulvodinia

La vulvodinia colpisce una donna su sette, può presentarsi dalla pubertà alla menopausa ed è una patologia che porta a dolore, bruciore e irritazione nella zona vulvare. Non è presente una lesione fisica visibile, a parte l'arrossamento del vestibolo, e proprio l'assenza di sintomi evidenti spesso porta molti medici a indicare alle pazienti che il dolore è di origine psicogena. Solo negli ultimi anni la ricerca ha finalmente riconosciuto e iniziato a studiare questa patologia. La contrattura del pavimento pelvico è un fenomeno spesso incontrollabile e può essere una conseguenza della vulvodinia o di cistiti, vaginiti o ragadi. La neuropatia pelvica o dolore pelvico cronico è un dolore che persiste o ricorre in sede pelvica e/o perineale.

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