Giuliano Cimetti e Pietro Titone: lite furiosa al Grande Fratello, video
La presentatrice annuncia una sezione del programma che parlerà del comportamento di alcuni elementi in casa. Alessia chiede a Pietro e Guendalina cosa ci sia in realtà tra di loro, perchè a momenti di complicità alternano violentissime litigate. L'episodio citato ad esempio è quello in cui Pietro e Guendalina litigano a causa dei rumori notturni, con Pietro che palleggia di notte, e Guenda che si vendica di mattina presto. I due difendono le proprie posizioni. Pietro afferma che non sapeva stesse infastidendo la romana, e che i palleggi son stata ben poca cosa in termini di durata, mentre Guenda afferma che gli stessi palleggi s'erano prolungati nel tempo, e che la sua vendetta mattutina è stata legittima.
La seconda parte della stessa litigata serve da ulteriore esempio. Giuliano Cimetti in quell'occasione aggredì verbalmente Pietro perchè il senese dichiarò che non avrebbe fatto dormire più nessuno per ripicca. Una seconda folata polemica arrivò quando Pietro, ripreso da Massimo per la stessa frase, gli chiese scusa. A quel punto Giuliano gli diede del “coniglio”, rincarando la dose con altri appellativi poco ripetibili, come testimoniato nel nostro video gf11.
La clip mandata in onda scatena la terza folata polemica, questa volta in diretta. I due protagonisti del litigio si ritrovano in un attimo muso a muso, in atteggiamento di sfida reciproca, continuando e di fatto ripetendo la stessa discussione in prima serata. Le mani di Giuliano sfiorano pericolosamente in più momenti il volto di Pietro, come siamo abituati a vedere in questo Grande Fratello 11, ma Pietro non si scompone, evitando accuratamente di ricadere nelle provocazioni che son costate fior fiore di critiche ad altri.
A sedarli arriva il giudizio raggelante di Signorini: “mai trovato un'arroganza del genere […] Prima volta in quattro anni che mi vien voglia di alzarmi e andarmene […] Atteggiamento orribile e maleducato per chi sta a casa […] non si contano più parolacce e bestemmie. È ora di finirla”. Alessia conferma il parere di Signorini, portando a riprova del suo concetto che ogni clip montata è un continuum di beep e censure. Tutto questo argomentare servirà di lì a poco a giustificare quanto accadrà a Pietro Titone, Massimo Scattarella, e Matteo Casnici, espulsi per bestemmie, e di fatto capri espiatori di una degenerazione generale.