Heather Parisi a Hong Kong è felice, lontana dalla tv si dedica al marito e ai gemelli
Ha scelto di trasferirsi a Hong Kong più di sei anni fa per seguire il marito imprenditore Umberto Maria Arcolin e, da quel momento, Heather Parisi non se ne è mai pentita. Il suo profilo Instagram racconta meglio di quanto potrebbe fare chiunque altro con le parole la sua nuova vita lontano dall’Italia. Heather è una delle donne che ha avuto il coraggio di mettere in discussione la sua intera esistenza a 50 anni, ma i fatti le hanno dato ragione. Oggi, a più di 6 anni da quel trasferimento, la ballerina conduce finalmente l’esistenza che sognava. Tra viaggi in giro per il mondo , lunghe gite in barca e shopping nei quartieri più glamour di Hong Kong, Heather vive una vita che lei non stessa non esita a definire meravigliosa.
Insieme a lei ci sono il marito e i gemellini Elizabeth e Dylan, unici due figli della coppia. Il sorriso che sfoggia sempre sui social e l’hashtag “I love my life” raccontano chiaramente la soddisfazione dell’ex soubrette più amata della televisione e della sua seconda vita lontana dalle scene.
La gravidanza a 50 anni di Heather Parisi
Come la scelta di trasferirsi a Hong Kong, a 50 anni è arrivato un altro traguardo importante per la Parisi che ha scelto di diventare mamma nonostante l’età. Dopo aver già avuto due figli – Rebecca Jewel e Jaqueline Luna, nate dalle relazioni con Giorgio Manenti e Giovanni Di Giacomo – Heather ha deciso di riprovarci e, anche in questo caso, con successo.
Nel 2010 sono nati i gemellini Elizabeth e Dylan, due bambini “frutto di una scelta consapevole e ricca di amore”, come lei stessa dichiarò poco dopo aver partorito. Fu proprio a difesa dei suoi due bambini che, lo scorso anno, si schierò apertamente contro le esternazioni di “Dolce & Gabbana” a proposito dei ‘bambini sintetici’:
Caro Domenico Dolce, sono la madre di due "bambini sintetici" nati con l'aiuto della scienza, di quelli che, secondo te, non hanno diritto di esistere al mondo, almeno in quel mondo "naturale" da te descritto come ideale con l'ostentata sicumera di chi si crede in grado, dall'alto di una vita senza eccessi e piena di coerenza (sigh!), di impartire lezioni di morale, sociologia e psicologia. La storia del genere umano, al pari di quella di almeno altre 1,500 specie viventi nel nostro mondo, è piena di comportamenti genitoriali in coppie omosessuali. Non sono migliori né peggiori di quelli delle coppie eterosessuali. Sono altri colori di uno stesso arcobaleno. La famiglia non è una questione di "natura", ma di costrutto sociale, come qualsiasi altra istituzione. Non esistono figli della chimica né figli di un Dio minore, esistono figli.
Figli come quelli che lei ha avuto da grande ma che, al pari degli altri, cura con tutta la dedizione possibile.