I primi 25 anni di Valentina Dallari: “Ho vissuto già tante vite”
"E alla fine sono arrivati anche i 25". Valentina Dallari taglia il traguardo dei 25 anni, una ragazza giovanissima da un punto di vista anagrafico che negli ultimi tempi ne ha passate davvero tante. È stato un 2018 di grande crescita per lei che ha superato il momento più difficile e che, in questa giornata speciale, ha deciso di aprire un blog personale dedicato a quelle persone che, proprio come lei, stanno attraversando un momento delicato della loro vita.
Il messaggio di Valentina Dallari
Diventata famosa grazie a Uomini e Donne nel 2015, Valentina Dallari ha lottato contro l'anoressia. Ha lavorato duramente, è stata per circa otto mesi in un centro specialistico e con l'aiuto del suo compagno, Alessandro De Luca, della sua famiglia e dei suoi fan è riuscita a ritornare a casa. Così, approfitta di una data così importante per lanciare la sua nuova impresa, un blog in cui parlare di se stessa e raccontarsi in maniera inedita.
Credo di aver pianto almeno due ore prima di scrivere quello che vorrei dire da tanto, tantissimo tempo. Per molti di voi io sono quella di “Uomini e Donne”, per altri sono quella che mette musica, per altri ancora sono quella che si è ammalata di anoressia, per altri ancora sono quella tutta tatuata dai capelli colorati. Ed è vero. Sono tutte queste persone qui, senza filtro, senza sfumature, senza difese. Nei miei 25 anni ho visto e fatto tantissime cose. Mi sono sempre misurata con una parte di me perfezionista, rigida e senza alcuna emozione, che mi ha sempre fatto una paura bestiale, che mi ha dato la spinta per spingere sempre più in alto, a non accontentarmi mai, che mi ha portato a prendermi tutto quello che volevo, e che dovevo. Per 4 anni ho permesso che questo lato di me prendesse il sopravvento sulla Valentina che in realtà sono. Emotiva, passionale, creativa, fragile, entusiasta della vita e di quello che mi ha dato. Ho permesso che comandasse lei la mia vita, mettendo davanti la perfezione alla mia felicità personale. Ho permesso che ogni mio successo personale fosse dovuto e non goduto, cercando una perfezione che non arrivava mai e che non mi soddisfava mai. Ho permesso che ogni mia fatica dovesse essere quello che dovevo fare e basta, senza lodarmi mai per quello che avevo fatto… senza mai riconoscermelo. Perché nessuno mi ha mai ascoltato davvero. Nessuno mi ha davvero mai preso sul serio, finché non ho iniziato a farlo anche io con me stessa. E così eccoci qui, nel giorno del mio 25esimo compleanno, a darmi voce, a permettermi di scrivervi quello che c’è dietro alla mia ingombrante presenza. Chi conosce la mia storia sa che sono stata per 8 lunghi mesi in un ricovero per disturbi alimentari, un luogo che mi ha dato tanto, che mi ha fatto analizzare ogni dettaglio con cura, che mi ha salvato la vita, e che mi ha insegnato a spiccare il volo, insegnandomi il vero significato della parola LIBERTA’. Ho sempre sognato di potermi raccontare davvero, e ora, aprendo questo blog, ho anch’io la mia occasione di raccontarvi una lunga storia, fatta di gioie e di dolori, di conquiste e di fallimenti, la mia storia…nella speranza che possiate trovare un “posto sicuro” dove appendervi quando tutto sembrerà insuperabile.
Valentina Dallari a Fanpage.it
Valentina Dallari rivelò per la prima volta dei suoi problemi di salute ai microfoni di Fanpage.it, in seguito alle numerose e indelicate critiche ricevute sui social network per la sua eccesiva magrezza. Era gennaio 2018, quando confessò di aver raggiunto i 39 chili e aver realizzato di avere un problema grazie all'aiuto dei suoi famigliari. Spiegò allora di essere in procinto di entrare in un clinica: "Con il tempo ho capito che c’è molta ignoranza riguardo questa malattia. Vedo molte persone che credono che sia solo un discorso estetico, e ti additano come “anoressica di me**a” quando in realtà non si sta né rubando una macchina né prendendo in giro le persone. Le persone che soffrono di questo disturbo hanno un disagio totalmente personale e molto profondo, che, alla lunga, va ben oltre il discorso estetico. È un auto punirsi e basta, senza mai coinvolgere gli altri".