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Il dogsitter di Lady Gaga: “Dopo l’aggressione mi hanno tolto parte di un polmone”

Ryan Fischer, il dog sitter di Lady Gaga aggredito e sparato lo scorso febbraio, ha rivelato di aver perso parte di un polmone dopo il rapimento dei cani della pop star. Il trentenne, ricoverato in ospedale subito dopo l’aggressione, ha affrontato una lunga degenza, durante la quale si è dovuto sottoporre ad un’operazione affinché il suo processo di guarigione fosse completo: “Il mio polmone non stava guarendo e la ferita del proiettile aveva sfregiato i miei tessuti” ha raccontato sui social.
A cura di Ilaria Costabile
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Il terribile episodio che ha visto protagonista lo scorso febbraio Ryan Fischer, il dog sitter di Lady Gaga, aggredito da un manipolo di malviventi che gli hanno sottratto i cani della pop star, non ha avuto un esito totalmente positivo per il trentenne. Dopo essere stato malmenato e sparato, il giovane ha trascorso un lungo periodo in ospedale, ma in procinto di essere dimesso era evidente come le sue condizioni di salute non migliorassero. In un successivo controllo, quindi, i medici hanno deciso di asportargli parte di un polmone che nonostante le cure ritardava il processo di guarigione.

Il racconto di Ryan Fischer

Lo racconta proprio Ryan Fischer in un post pubblicato sul suo profilo privato, in cui visibilmente stanco e provato da questa lunga degenza dichiara di aver avuto molti problemi dopo l'aggressione e la sua permanenza in ospedale è stata più lunga del previsto. Il dog sitter racconta:  "In ospedale, il mio polmone è collassato di nuovo nonostante il tubo toracico a sostegno. E poi è crollato di nuovo. E ancora. È diventato abbastanza chiaro che il mio polmone non stava guarendo e la ferita del proiettile aveva sfregiato i miei tessuti come un'ustione. Potrebbero volerci mesi, se mai, prima che il buco si chiuda." Per questa ragione i medici hanno ritenuto opportuno operarlo e rimuovere i tessuti danneggiati: "Mentre venivo portato in chirurgia, ho finalmente accettato che la mia guarigione fosse diventata tutt'altro che una linea retta" dichiara il giovane.

La speranza nonostante il trauma vissuto

Il messaggio con cui Fischer ha voluto condividere questo ulteriore sviluppo della sua tragica storica, si chiude con una riflessione profonda su quello che sarà il suo cammino dopo aver vissuto sulla propria pelle un trauma così difficile da superare e che ha avuto delle conseguenze segnanti. Il 30enne scrive:

Ora sto trovando la mia strada nel mondo esterno in cui i trigger sono reali e lavorare passando attraverso il trauma che hai vissuto è MOLTO più che affrontare uno sfortunato momento della vita. Il viaggio è duro, è sicuramente doloroso, e vengono fatte scelte discutibili che non mi servono più come indossare jeans attillati. Ma ci provo. E da qualche parte in questo trovo l'assurdità, la meraviglia e la bellezza che questa vita offre a tutti noi.

Le indagini sull'aggressione

Intanto, continuano le indagini della polizia di Los Angeles sugli aggressori del dog sitter che risultano ancora latitanti. I ragazzi, tra i 20 e i 25 anni, sono stati visti l'ultima volta fuggire con una Nissan dal luogo in cui è avvenuta l'aggressione, durante la quale due dei tre cani sono stati portati via. I bulldog francesi, poi, sono stati trovati e consegnati alla polizia in buono stato e con grande sollievo di Lady Gaga, in Italia per le riprese del film sull'omicidio di Gucci.

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