7 CONDIVISIONI

Jodie Foster difende Kristen Stewart: “La vita privata di noi attori non si può comprare”

L’attrice americana si schiera dalla parte di Kristen Stewart, che recitò con lei a soli 11 anni. La sua lettera sul The Daily Beast è un’invettiva a difesa della privacy dei personaggi di Hollywood.
A cura di Andrea Parrella
7 CONDIVISIONI
Panic Room Premiere

Jodie Foster in soccorso della "fedifraga" Kristen Stewart. In una lettera pubblicata il 15 agosto sul sito del The Daily Beast, l'attrice americana, nota per una carriera improntata sulla riservatezza personale assoluta (nei limiti del possibile), ha scritto una filippica indirizzata ad un sistema di show business che non concede di poter scindere la vita professionale da quella privata. Non è la prima ad affrontare la questione, no di certo, ma la sua vicenda biografica conferma che possa essere una delle voci più autorevoli.

E' una lettera lunga nella quale parla anche, senza trattare la questione nello specifico, della fine della relazione tra la Stewart e Robert Pattison, Jodie Foster ha sviluppato un'ampia argomentazione, finalizzata a sostenere che oggi intraprendere una carriera ad Hollywood è un'impresa ardua, considerando la presenza dei social network e l'ossessione per la vita privata di chi faccia parte di questo mondo.

Non ho memoria di un’infanzia lontano dagli occhi del pubblico. Mi dicono che la mia è considerata una storia positiva. Spesso mi avvicinano dei perfetti estranei e mi chiedono: Come hai fatto a rimanere così normale, così equilibrata, così riservata? Di solito mento e rispondo: immagino di essere semplicemente noiosa. La verità è che come una specie di curioso mutante radioattivo mi sono inventata i miei strumenti di sopravvivenza, mi sono costruita delle regole per tenere fuori gli sguardi invadenti. Probabilmente ho anche modificato le mie scelte professionali per garantire a me e alle persone che amo la maggiore dignità possibile. E sì, mi sono adattata in modo nevrotico a fare la gladiatrice, a una vita vissuta come bersaglio in movimento, braccata dai mostri della celebrity culture.

2012 MTV Movie Awards - Show

Jodie Foster ha avuto un percorso simile, anche se più precoce, rispetto a Kristen Stewart, e ricorda di quando si trovò a lavorare sul set di Panic Room con quella bambina di 11 anni, insieme alla quale sviluppò un ottimo rapporto. Ora la ragazza attraversa un momento difficile, rinuncia a film e uscite pubbliche. La protagonista femminile de Il silenzio degli innocenti prosegue quindi tracciando un parallelo tra l'immagine angelica ed innocente della piccola Kristen nel 2001,  con l'odissea mediatica che sta vivendo oggi, costretta dall'entourage di Robert Pattison a rinunciare alla premiere di Comsmopolis. Jodie compatisce questa sua posizione, evidenziando nella sua lunga lettera un'evoluzione malsana del mondo da copertina di Hollywood, che vive di una compenetrazione tra pubblico e privato così forte da rendere impossibile la percezione di una differenza tra le due sfere. Ci tiene a precisare che la sua personalità ed emotività sarebbero, al giorno d'oggi, totalmente inadeguate allo show business:

Gli attori che diventano celebrità dovrebbero essere grati per l'interesse pubblico. Dopo tutto, sono pagati. Ma per mettere le cose in chiaro, uno stipendio per una performance sullo schermo non includono il diritto di invadere la privacy di chiunque, di distruggere il senso stesso di qualcuno. L'ho detto prima e lo ripeto ancora: se io fossi un giovane attore oggi vorrei smettere prima di iniziare. Se dovessi crescere in questa cultura media, non credo che potrei sopravvivere emotivamente.

Tutte le affermazioni fatte da Jodie paiono sacrosante, non solo quelle relative a lei, ma anche quelle che si riferiscono alla vicenda della Stewart. E' tuttavia difficile capire se questo immenso ingranaggio sia mosso in prevalenza dagli addetti ai lavori o se ci sia, come pare, una partecipazione attiva di entrambe le parti, comprese quelle che vengono spiate. Sarebbe meglio dire che chiedono d'essere spiate.

7 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views