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17 Maggio 2013
12:53

Kasia Smutniak e la scuola in Nepal in nome di Taricone: “Sarebbe fiero di me”

Proseguono i lavori dell’Associazione Pietro Taricone Onlus per realizzare una scuola in Nepal: “Ospiteremo circa 120 bambini e ragazzi, insegneremo loro la cultura tibetana e l’inglese. Pietro voleva fare qualcosa per questa gente, sarebbe stato fiero di me”.
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Proseguono i lavori dell'Associazione Pietro Taricone Onlus per realizzare una scuola in Nepal: "Ospiteremo circa 120 bambini e ragazzi, insegneremo loro la cultura tibetana e l'inglese. Pietro voleva fare qualcosa per questa gente, sarebbe stato fiero di me".

Procedono i lavori di Kasia Smutniak e della sua Associazione Pietro Taricone Onlus per donare una scuola a Ghami, paesino di 300 abitanti nel cuore del Mustang, nel profondo Nepal. L'attrice racconta a Vanity Fair l'avanzamento dei lavoro e l'ottimismo intorno all'inaugurazione, prevista probabilmente per l'inizio del 2015. Una scuola costruita in un territorio che ha scelto proprio Pietro Taricone, fulminato e rapito da un viaggio nell'Himalaya dieci anni fa, proprio insieme a Kasia: "Dobbiamo fare qualcosa per questa gente", disse. In un diario, pubblicato a stralci dalla rivista mensile, la Smutniak scrive:

Apro gli occhi. È ancora buio… Sono le 5.45 e non ho sonno, non più. Difficile dormire in una giornata come questa. È il giorno della cerimonia, la posa della prima pietra della mia scuola, della nostra scuola. Apro il sacco a pelo. Non fa freddo, non oggi… al sito, un pezzo di terra che abbiamo spianato… I Lama sono seduti a terra, sui tappeti… cominciano a pregare… Raju mi chiede di sedermi vicino ai Lama, sul posto d’onore… I dubbi mi assalgono: che cosa ci faccio qui? Che cosa c’entro io con questo posto? Come mi è venuto in mente di iniziare questo progetto? Una scuola? Ma sei pazza! Guardati intorno: un mucchio di sassi in mezzo al deserto e ogni volta che scendi di quota ti ammali, svieni, vomiti l’anima… Chiudo gli occhi e li riapro di nuovo

"Sarebbe stato fiero di me". Kasia Smutniak racconta che se fosse ancora vivo, Pietro l'avrebbe guardata e si sarebbe fatto una risata: "Ma che stai a fa'?", le avrebbe detto scherzando – "Però sarebbe stato fiero di me". I lavori sono già iniziati, la scuola potrebbe partire con le lezioni già nel 2015, sarà una presenza importante per l'insegnamento e la cultura, in un luogo dilaniato dalla povertà. La struttura sarà in grado di ospitare circa 120 bambini e ragazzi fino ai 18 anni d'età per un totale di nove aule, più laboratori, una biblioteca, una sala studio, un dormitorio, con cucina e refettorio. Non ci sarà solo il normale insegnamento, ma anche lezioni di inglese e lingua, cultura e tradizioni tibetane. Siamo certi, si, che Pietro "il Guerriero" sarebbe stato fiero di Kasia.

Di recente un'altra lotta ha visto protagonista l'attrice e la famiglia dell'attore casertano, ovvero quella di togliere la gestione di una pagina Facebook da molti fan a chi la usava a scopi di lucro, come nel caso della recente inchiesta de Le Iene che ha mostrato come guadagnare 8000 euro al mese, su pagine del genere. Dopo un lungo procedimento, Facebook è riuscita a riconoscere e reindirizzare la pagina all'Associazione Onlus.

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