Kristen Stewart e l’adolescenza difficile: “Mi dicevano che non ero una ragazza”
Kristen Stewart oggi sembra una ragazza convinta e sicura di sé, che non ha paura dei suoi pensieri e del suo modo di essere, non solo perché è una delle attrici più ricercate e pagate di Hollywood, ma anche per il suo outing recente, in relazione alla sua omosessualità, che ha approvato anche sua madre qualche giorno fa, affermando di non avere nulla in contrario alla cosa e di essere interessata solo alla felicità di sua figlia. In un'intervista recente la Stewart ha tuttavia rivelato di non aver avuto per niente un'infanzia eun'adolescenza tutt'altro che semplice: "La prima parte dei miei vent'anni è stata a dir poco traumatica, le persone che stavano attorno a me erano tutt'altro che gentili, ma va bene, posso accettarlo". Ricorda la sua vita a 13 anni, di quando i suoi coetanei la additavano dicendo: "Cos'è Kristen? Non è una ragazza. Mi sentì quasi di morire, mi sentivo davvero insicura, odiavo me stessa".
L'attrice ha continuato a parlare della sua giovinezza descivendo le sue abitudini e le esigenze da adolescente: "Quando ero più giovane il mio desiderio era stare con gli adulti, essere indicata come una persona cresciuta. Ero la più aperta delle ragazze". Poi la Stewart ha anche parlato del periodo tra i 15 e i 20 anni: "E' stato molto intenso, ero costantemente ansiosa, non sapevo come andassero le cose e quando accadeva questo mi richiudevo in me stessa, mi ammalavo oppure mi inibivo in un modo che era decisamente debilitante". Sarebbe dunque curioso chiedersi come abbia fatto la diva del cinema a superare le sue ansie:
A un certo punto devi semplicemente lasciarti andare e darti alla vita. Alla fine ho imparato a farlo e ne ho acquistato in vita. Ho vissuto ardentemente, come una persona giovane e l'ho fatto per me. Ne sono uscita più forte, ho un'abilità a preservare me stessa che non avevo un tempo. E' come quando cadi con la faccia per terra e la volta successiva sei più pronta all'impatto.