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Kylie Minogue posa in stile Coppertone: “Si può essere sexy dopo il cancro”

46 anni e un fisico mozzafiato. Sulla copertina di GQ Italia, la cantante è ritratta in posa come la bambina della pubblicità di Coppertone. Un cagnolino le tira via il costume, mostrando i segni dell’abbronzatura. Il messaggio di Kylie Minogue è chiaro: “Si può essere sexy anche dopo il tumore al seno”.
A cura di Daniela Seclì
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Kylie Minogue si conferma una delle artiste più sexy attualmente in circolazione. Lo dimostra chiaramente la copertina di GQ Italia. La principessa del pop si mette in posa replicando la locandina pubblicitaria del 1950 della crema solare Coppertone. Kylie Minogue sfoggia un fisico mozzafiato, mentre sorride guardando in camera. Come "tradizione" vuole, un cagnolino tira via il costume, lasciando intravedere i segni dell'abbronzatura. In passato si erano cimentati con la stessa posa, anche Carmen Electra e Jim Carrey.

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La sensualità di Kylie Minogue

A 46 anni, la cantante vanta un sex appeal che non ha nulla da invidiare alle colleghe più giovani. Kylie Minogue ha spiegato cos'è per lei la sensualità:

"Sono una donna di 46 anni che vuol essere sexy come una donna di 46 anni."

Ha chiarito, inoltre, quanto sia importante evitare di mostrarsi troppo:

"Amo la sensualità e penso che mostrarsi in modo più sottile ti dia più potere. Le fantasie possono essere molto potenti. Ma naturalmente ogni donna può fare quello che ritiene, io di sicuro non mi metto a giudicare. In effetti in questi anni siamo passati di livello, mettiamola così."

La battaglia contro il tumore al seno

La cantante è tornata a parlare della sua lunga battaglia per sconfiggere il tumore al seno. Kylie Minogue è orgogliosa di aver dato coraggio ad altre donne che stanno affrontando la stessa situazione:

"Se ho dato coraggio a qualcuno, facendo vedere che si può essere femminili e sexy anche dopo, forse è una cosa che posso mettere accanto a un disco di platino."

Ha raccontato, infine, come quest'esperienza dolorosa l'abbia cambiata:

"La chemioterapia e la radioterapia mi hanno profondamente provata. E posso dire questo: ero convinta, prima, di essere una persona capace di provare compassione per il dolore degli altri. Ma ora so che non puoi essere davvero quel tipo di persona finché non ti capita una cosa del genere, che ovviamente non auguro a nessuno. Sinceramente, vorrei tanto che non mi fosse successo."

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