L’abito di Elisabetta Canalis battuto all’asta per 5500 euro
L'abito da sposa di Elisabetta Canalis è stato battuto ad un prezzo di 5500 euro e se lo è aggiudicato l'utente "letizia.n". Lo annuncia Charitystars.com, il famoso portale che tiene aste per beneficenza con oggetti, cimeli e memorabilia, messi a disposizione dalle stesse star del mondo dello spettacolo. L'intera somma verrà devoluta all'associazione "Criaturas", una comunità che si occupa di accoglienza e sostegno alle famiglie meno fortunate di Alghero. Dopo due settimane online, l'asta si è chiusa ieri con un risultato soddisfacente. Il vestito è stato creato dallo stilista abruzzese Alessandro Angelossi, si tratta di un abito di pizzo e tulle con una scollatura profonda sulla schiena, velata dal tulle sorretto da stecchette che hanno conferito all'abito un sapore tutto vintage.
Matrimonio valido, multa di 200 euro per mancata pubblicazione
Elisabetta Canalis e Brian Perri hanno vissuto attimi di panico dopo gli accertamenti del Comune di Milano, che rischiavano di finire con l'annullamento delle nozze. Tutto sarebbe stato causato da un errore, la mancata affissione delle pubblicazioni che annunciavano le nozze, dove la legge impone che restino esposte per almeno 10 giorni consecutivi. Si tratta di una procedura che ha il fine di permettere a chiunque abbia motivi validi per opporsi all'unione, di esporre le sue motivazioni. Possono tirare un sospiro di sollievo, perché il matrimonio verrà ritenuto valido, ma la mancata affissione delle pubblicazioni resta un'infrazione sanzionata con 200 euro di multa.
Il matrimonio tra Elisabetta Canalis e Brian Perri si è celebrato lo scorso 14 settembre, in una Alghero blindatissima e chiusa al traffico. Un evento che, nonostante la rilevante portata mediatica nazionale, è stato portato avanti nella maniera più discreta possibile, con una cerimonia intima di circa 70 invitati, tra questi Belen Rodriguez e Stefano De Martino, i più acclamati dalla folla di curiosi che ha assistito all'arrivo della coppietta nella zona della chiesa interdetta al pubblico.