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La Buccino devastata dai mosquitos, Melissa P.: “Sono brufoli non punture”

Melissa Panarello invita Cristina Buccino a non vergognarsi dei segni che hanno reso il suo viso irriconoscibile. E precisa: “Non sono punture di mosquitos ma brufoli”.
A cura di Stefania Rocco
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I problemi di acne di Melissa P. hanno fatto in modo che la celebre scrittrice erotica finisse in pasto al pubblico del web e non solo. Ancor prima di uscire dall’Isola dei Famosi, la Panarello era stata attaccata per i brufoli che ricoprono gran parte del suo corpo e dei quali lei stessa diceva di vergognarsi, soprattutto considerato l’inevitabile confronto che ci sarebbe stato con le bellone del reality. Melissa è stata eliminata dall’Isola e il pubblico ha fatto in fretta a dimenticarsi di lei, sebbene le critiche l’abbiano comprensibilmente rattristata. L’attenzione si è spostata poi su Cristina Buccino e sul suo viso reso irriconoscibile dalle punture dei mosquitos. La showgirl ha spiegato di essere diventata il bersaglio preferito dei famosi insetti tropicali ma Melissa, che l’ha conosciuta da vicino, ha scritto un lungo post su Facebook attraverso il quale l’ha invitata a uscire allo scoperto. I segni sul suo volto sarebbero brufoli non punture:

Per tutta la durata del gioco, i social hanno preferito sorvolare sulle mie attività sull’isola, concentrandosi tantissimo sui miei brufoli. Io ho l'acne dall'età di dieci anni. Ora che ne ho ventinove, posso dire di aver speso gran parte della mia vita in compagnia dei brufoli. Uno dei motivi che mi hanno spinto a partecipare al reality è stato quello di mostrare i miei crateri e le mie cicatrici all'Italia intera, convinta che esibire la propria vulnerabilità e la propria vergogna sia il primo passo verso la guarigione. L'esplosione dei brufoli non ha origini solo ormonali e alimentari, ma anche psicologiche. Più ci si vergogna dei bubboni, più quelli vengono fuori implacabili; più li copri, più loro faranno di tutto per farsi notare. Le battute e le cattiverie non mi feriscono (francamente ho ricevuto insulti peggiori), ma mi fanno pensare che la gente è probabilmente molto confusa: le rughe sono il grande terrore del secolo, quindi ispirano misericordia e dolcezza; i brufoli, invece, no. È come se chi ha l'acne se la sia, in qualche modo, cercata. Non la vedono come una malattia, ma come un'onta di cui liberarsi. Ieri è toccato anche a Cristina Buccino essere insultata per i suoi brufoli. Platinette, che già mi diede della poco di buono a diciassette anni, mi ha qualche giorno fa provocato su questa faccenda dell'acne. Platinette soffre di una malattia che è l'obesità, ma non per questo ho avuto la maleducazione di farglielo notare. Di solito chi ti fa notare di avere i crateri (guarda che ce l'ho uno specchio, deficiente) è ricoperto di rughe o di psoriasi, ma quelli vanno bene, quelli sono accettati. Sapete tutti che con Cristina non ho un rapporto idilliaco, ma vorrei dirle di camminare a testa alta, senza nascondersi dietro il ciuffo di capelli o dietro la scusa dei mosquitos. Siamo umani, fatevene una ragione.

Melissa invita Cristina a uscire allo scoperto e a non vergognarsi dei segni sulla sua pelle, nascondendoli dietro la scusa dei mosquitos. Il suo lungo post, però, serve soprattutto a puntare il dito contro quanti l’hanno attaccata, personaggi che la Panarello demolisce a colpi di penna. Perché nessun tweet, nemmeno il più arguto, riesce a infliggere una stilettata peggiore di quanto non siano riuscite a fare le sue parole.

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