La Caritas rifiuta la beneficenza di Sara Tommasi: “Non vogliamo i suoi soldi”
Il rilancio di Sara Tommasi e l’operazione che puntava a ripulire la sua immagine pubblica continuano a trovare detrattori, anche in soggetti che mai ci si aspetterebbe di vedere schierati da una parte o dall’altra. Risale a poche ore fa una storia che vede per protagonista la showgirl, diventata tristemente nota a causa di un film hard e del declino che l’ha investita. Quel momento dal quale sta cercando di prendere le distanze, pesa come un macigno sul suo “curriculum”, al punto che non le si permetterebbe nemmeno di fare beneficenza. Secondo quanto racconta la diretta interessata, la Caritas e la Mamrè – una comunità che si occupa di disabili, minori e anziani – avrebbero rifiutato la sua beneficenza. Sara avrebbe tentato di devolvere ai due enti sopra citati il cachet ricevuto per presenziare all’inaugurazione di un nuovo locale commerciale. Il tentativo, però, non è andato a buon fine visto che sia la Caritas che la Manfrè avrebbero deciso di declinare l’offerta. Contattata da “Il fatto quotidiano” affinché spiegasse i motivi di questo rifiuto, la Mamrè ha risposto:
Non siamo contrari all’iniziativa in sé, ma l’evento non si confà agli obiettivi del nostro progetto. È una questione di contesto e di opportunità. Apprezziamo l’intento, ma abbiamo deciso di non accettare l’offerta.
Dalla Caritas, invece, non è arrivato alcun commento.
Sara Tommasi: “Mi hanno ferito nell’anima”
Chi ha voluto spendere qualche parola per commentare l’accaduto è proprio la Tommasi, protagonista – a suo dire – di un profondo cambiamento. Distaccatasi da Andrea Diprè, e sedate anche le voci circa un matrimonio tra loro, la showgirl ha detto:
Ho ricevuto quest’invito a presenziare all’inaugurazione di un impianto di distribuzione di carburanti nella Bassa, e ho accettato al volo perché si tratta di qualcosa che apre, che genera lavoro. Ho tentato di devolvere il mio onorario in beneficenza ma non mi è stato permesso, e la cosa mi ha profondamente ferita nell’anima. Hanno ritenuto sconveniente abbinare il mio nome al loro. Anche se per solidarietà. Non la trovo accettabile questa discriminazione fatta a priori. Immagino sia dovuto alle note storie passate, sotto il vaglio della magistratura; ma è tutta roba che mi sono gettata definitivamente alle spalle. Sono cambiata. Penso solo a esprimere i miei talenti artistici adesso. Oggi sono una persona nuova. All’inaugurazione, prevista per il 23 gennaio, parteciperò comunque e andrò con la massima serenità, donando ugualmente parte del mio cachet a favore di persone e famiglie indigenti, che hanno davvero bisogno.
Sara Tommasi: “Il mio passato ha danneggiato solo me”
E a proposito della fede – Sara si era avvicinata a Dio, prima di incorrere nell’ennesimo scivolone – la Tommasi spiega:
Ho riscoperto valori importanti durante il periodo natalizio. In famiglia, ma anche nella mia professione: ho capito che scegliendo i collaboratori giusti (come Settimio Colangelo, il mio nuovo manager), anche nel mondo dello spettacolo si può lavorare con lealtà e rispetto. No, non mi definisco una religiosa praticante. Ma di sicuro ribollo di buoni propositi, sia per me che per gli altri. Quell’esperienza – parla del video hard, ndr – non ha arrecato danni a nessuno, se non a me stessa. Ma non posso purtroppo entrare nel merito dei procedimenti giudiziari in itinere. La Sara Tommasi di oggi è una persona che vuole trasmettere con semplicità energia positiva e artistica ai suoi estimatori. E che vuole esaltare il suo talento e il suo appeal seguendo nuovi orizzonti.