La ex di Bruce Jenner, oggi Caitlyn: “Fu un trauma quando mi disse che si sentiva donna”
La storia di Bruce Jenner e il percorso di transizione che l'ha portato a diventare donna e a trasformarsi in Caitlyn Jenner è una delle storie che più hanno fatto chiacchierare l'America negli ultimi anni. Atleta celebre negli anni Settanta, medaglia d'oro nel Decathlon alle olimpiadi di Montréal, ha avuto tre mogli e sei figli, prima svelare al mondo intero il suo cambiamento d'identità sessuale: quando era uomo, è stato sposato con Chrystie Crownover dal 1972 al 1980 (da cui ha avuto Burt e Casey), con Linda Thompson dal 1981 al 1985 (madre dei figli Brandon e Brody) e con Kris Jenner dal 1991 al 2014: da quest'ultima, Jenner ha avuto Kendall e Kylie, oltre a diventare patrigno di Kim Kardashian e di Kourtney, Khloé e Robert. Chi pensava che il cambiamento fosse un capriccio nato in anni recenti dovrà ricredersi, come svela la seconda moglie nella sua recente autobiografia "A Little Thing Called Life": da sempre, Bruce Jenner ha voluto essere una donna e Caitlyn era già dentro di lui molto prima del mutamento fisico.
Linda Thompson: "Era una donna intrappolata nel corpo di un uomo"
Linda Thompson, cantautrice ed ex attrice americana, prima di sposare Bruce è stata tra l'altro legata sentimentalmente ad Elvis Presley (dopo Priscilla), dal 1972 alla morte del re del rock nel 1977. Nel suo libro, a colpire maggiormente è però proprio la parte dedicata al matrimonio con Jenner, che getta una nuova luce sul percorso che l'ha trasformato in Caitlyn. Linda lo ricorda come "muscoloso, dolce e timido, ma mascolino e virile", legato a lei da un'autentica passione. Fino alla confessione:
Continuavamo a fare l'amore anche durante le gravidanze. Poi un giorno – era il 1985 – lui è venuto da me. Aveva uno sguardo cupo: "C'è qualcosa che mi riguarda e che ho veramente bisogno di dirti…". "Sono qui". "Mi sento donna". "Scusami, cosa?". "Sono una donna intrappolata nel corpo di un uomo". "Caro, ma ti sei guardato nello specchio? Sei l'idealtipo di maschio". "Proprio lì sta il problema: ho vissuto nella pelle sbagliata per tutta la mia vita. Un inferno. Voglio iniziare il percorso di transizione".
"Quando Bruce mi si presentò davanti vestito da donna"
Jenner iniziò la terapia ormonale, ma voleva continuare a stare con la moglie. "Ma io non sono mai stata attratta dalle donne", ha spiegato la Thompson "non volevo essere sposata con una donna, anche se avrebbe avuto lo stesso respiro di mio marito". Una volta, lui le diede appuntamento in un hotel di New York. Fu quello uno dei momenti decisivi nella vita di Jenner.
Bussai, con la speranza che il mio matrimonio potesse riaccendersi in quell'incontro. Ma Bruce aprì la porta vestita da Caitlyn. Parrucca, makeup, tacchi. Un abito femminile, ad adornare il suo corpo muscoloso. E un grande sorriso sulle sue labbra rosse. Scoppiai a piangere. "Mi dispiace", disse. "Volevo solo che tu vedessi chi sono veramente". Lo amavo ancora, ma da allora non facemmo più l'amore.
Poi, la coppia decise per la separazione, senza però dire nulla ai bambini ("Una volta entrambi vennero in cucina: "Mamma, abbiamo visto papà uscire dalla doccia e ha le tette!") né ai figli del precedente matrimonio. Per diventare Caitlyn Jenner, l'ex atleta ha atteso fino al 2015.
"Sostengo Caitlyn ma a volte mi manca Bruce"
Curioso che nel frattempo ci sia stato il matrimonio con Kris Jenner e la nascita delle figlie Kendall e Kylie. Jenner ha sempre amato le donne, pur sentendosi donna a sua volta. Oggi che la transizione è completa e vediamo Caitlyn nelle sue forme femminili, i familiari hanno accettato la sua scelta (Kim Kardashian ha sempre preso le sue difese), compresa Linda Thompson che pure conserva un'ombra di rimpianto.
Caitlyn sembra molto più felice nel suo sé femminile. A volte è surreale: mi ritrovo a guardarle dentro, attraverso quei bellissimi occhi marroni perfettamente truccati ricordo l'uomo che ha generato i miei figli. E… accetto completamente, rispetto e sostengo Caitlyn, ma devo ammetterlo: a volte mi manca Bruce.