La famiglia allargata di Buffon e Ilaria funziona, i figli sono già diventati grandi amici
Funziona meravigliosamente la famiglia allargata di Gigi Buffon e Ilaria D’Amico. Il portiere della nazionale di calcio e la giornalista Sky si sono ritagliati un weekend in famiglia a Torino prima che comincino gli Europei 2016, data in cui saranno entrambi impegnati nelle rispettive professioni. Con loro ci sono anche i figli che Gigi ha avuto da Alena Seredova e il piccolo Pietro, nato dalla relazione tra la D’Amico e Rocco Attisani. I tre bambini sono già diventati grandi amici e, da appassionati di calcio, disputano insieme una partita di fronte allo sguardo benevolo dei loro genitori. L’affetto che c’è tra tutti è palpabile e traspare nelle foto pubblicate dal settimanale “Nuovo” in cui compaiono anche la madre di Buffon e quella di Ilaria, ritrovatesi insieme per godere della compagnia dei rispettivi nipoti e del piccolo Leopoldo Mattia, ultimo arrivato in famiglia.
Finita la pausa maternità di Ilaria D’Amico
Con gli Europei di calcio 2016 alle porte, Ilaria D’Amico si prepara a tornare al lavoro. Termina, quindi, la lunga pausa maternità che la giornalista e conduttrice si era concessa in occasione della sua ultima gravidanza. Prima della nascita di Leopoldo Mattia, infatti, aveva annunciato che si sarebbe fermata per un periodo per godersi l’arrivo del suo ultimo bambino, cosa che non aveva avuto l’opportunità di fare all’epoca della nascita di Pietro, il suo primogenito.
Prosegue con tranquillità anche il rapporto tra Ilaria e Alena Seredova, ex compagna di Buffon. Le due non si sono mai fatte la guerra e, in più di un’occasione, la modella si è detta felice che il suo ex compagno avesse interrotto il loro matrimonio perché seriamente innamorato di un’altra persona. Diverso sarebbe stato se la loro relazione fosse terminata a causa di un capriccio di uno dei due. Con il tempo Gigi e Ilaria hanno dimostrato che la loro è una storia importante, un altro grande amore come quello che oggi lega Alena ad Alessandro Nasi.
