La nuova fidanzata di Fabrizio Corona sarebbe Zoe Cristofoli, ex del tronista Andrea Cerioli
Fabrizio Corona, a poco più di una settimana dalla rottura con Silvia Provvedi, avrebbe già una nuova fidanzata. A sostenerlo è il settimanale Diva e Donna, che individua la ragazza che avrebbe fatto breccia nel cuore dell'ex re dei paparazzi in Zoe Cristofoli. Giovane veronese tatuatissima e piuttosto popolare sul web, è nota per essere l'ex di un volto di Uomini e Donne, Andrea Cerioli. Così scrive Diva e Donna:
La scintilla è scattata in Puglia dove l’ex agente dei paparazzi trascorre le sue prime vacanze fuori dal carcere col figlio Carlos, avuto da Nina Moric. Corona e Zoe si sono conosciuti per lavoro, lei lo ha conquistato con i suoi occhi da gatta ed è soprannominata “la tigre di Verona”.
Chi è Zoe Cristofoli
Andiamo a conoscere meglio Zoe. Era il 2014, quando si legò all'ex tronista Andrea Cerioli. Testimonial del brand di abbigliamento di Corona, ha 22 anni ed è attivissima come modella per diversi sponsor su Instagram. Nel suo passato ci sarebbero altre relazioni con personaggi noti. Risultano infatti liason con il portiere del Frosinone Francesco Bardi e l’imprenditore veronese Luca Danese (quest'ultima conclusa di recente).
Fabrizio Corona vicino alla ex Nina Moric
Si spengono così sul nascere possibili insinuazioni su un riavvicinamento tra Corona e la ex Nina Moric. Vero è che i due si sono riappacificati per amore del figlio Carlos Maria e Nina è andata in Puglia a trascorrere le vacanze con entrambi, nella villa di Gallipoli dello stesso Corona. La Moric ha chiuso definitivamente la storia con Luigi Favoloso.
La rottura con Silvia Provvedi
La fine della relazione tra Corona e Silvia Provvedi, o almeno la sua ufficializzazione, risale appena a una decina di giorni fa. Sarebbe stata la bruna della Donatella a decidere di chiudere, pare anche a causa dell'avvistamento di Corona con un'altra ragazza in discoteca. Lui è stato poi visto in compagnia di Eleonora Pedron, che però risulta fidanzatissima con la Iena Nicolò De Devitiis.