Lando Buzzanca: “I miei figli in tribunale per il mio patrimonio, temono sposi la mia compagna”
Un amministratore che aiuti Lando Buzzanca a gestire il suo patrimonio: è quanto chiedono i figli dell’attore 84enne, da tre anni legato a Francesca Della Valle, più giovane di 40 anni. È quanto Buzzanca denuncia attraverso le pagine del settimanale DiPiù, nel numero in edicola questa settimana. “I miei figli mi vogliono far passare per rimbambito, vogliono vendere la mia casa bellissima e vogliono mettermi qualcuno accanto che gestisca i miei soldi e i miei beni. Non merito di finire così” denuncia Merlo Maschio, l’ex maschera della commedia all’italiana.
La denuncia dei figli di Lando Buzzanca
Mario, gioielliere a Bangkok, e Massimiliano, che come il padre fa l’attore, hanno chiesto al tribunale di Roma di nominare un amministratore che sostenga Buzzanca nell’amministrazione del suo patrimonio. Secondo i figli, l’attore non sarebbe più in grado di provvedere da solo alle esigenze di tipo economico e amministrativo. L’ultima udienza in tribunale c’è stata lo scorso 14 novembre. L’attore, che dovrà sottoporsi a una serie di perizie psichiatriche e mediche, è in attesa di una sentenza. Buzzanca aggiunge: “I miei figli mi hanno trascinato in tribunale e costretto a sottopormi a due visite mediche. Sono invidiosi della vita che conduco da tre anni con la mia nuova compagna. Grazie a Francesca ho ricominciato a vivere dopo la morte di mia moglie Lucia”. Parla di Francesca Della Valle, la donna della quale Buzzanca si è innamorato dopo essere rimasto vedovo. Per lei, l’attore spende solo parole dettate dal forte sentimento che li lega:
Lei non mi mangia i soldi. È una donna straordinaria che mi aiuta e non chiede nulla in cambio. I miei figli vorrebbero vendermi la casa ma finché campo non mollo. Sto bene, voglio vivere nel modo che voglio. Con Francesca abbiamo parlato di matrimonio, è di questo che hanno paura i miei figli.
A quanto ammonta il patrimonio di Lando Buzzanca
Massimiliano, figlio di Buzzanca, ha spiegato a DiPiù le ragioni che lo hanno spinto a rivolgersi al tribunale: “Questa vicenda doveva rimanere privata. In ballo c’è lo stato di salute che ha fatto la storia del cinema. Abbiamo sempre lavato i panni sporchi in famiglia ma si vede che qualcuno che sta vicino a papà ha bisogno di pubblicità. La compagna di mio padre? No comment. Mio padre è in una posizione delicata, mio fratello e io vogliamo proteggerlo, per questo abbiamo chiesto un’amministrazione controllata del suo patrimonio”. L’uomo, gioielliere all’estero, specifica che il patrimonio in ballo sarebbe consistente:
Parliamo di una casa di proprietà in centro a Roma, di una villa ad Amelia, di due negozi in affitto sempre a Roma, della pensione e dei diritti d’autore di film e fiction. Abbiamo chiesto che questi beni siano controllati dal nostro legale di famiglia.