Lo zio di Loredana Bertè la querela: “Nel suo libro molte falsità, la sorella mi appoggia”
Lo zio di Loredana Bertè, Rodolfo Dato, ha deciso di querelare la cantante per una serie di presunte falsità pubblicate sul suo conto all’interno del libro “Traslocando. È andata così”. Lo riferisce lui stesso all’Adnkronos, facendo riferimento ad alcuni contenuti che lo hanno particolarmente infastidito:
Ho deciso di denunciare mia nipote Loredana Bertè per diffamazione aggravata, calunnia e falso nei miei confronti e nei confronti di mia madre, Maria Domenica Zuco, per le informazione errate, lesive della mia persona, contenute nel libro ‘Traslocando. È andata così', scritto da mia nipote Loredana. A pagina 22 del libro, Bertè scrive che “nonna sapeva come difendersi da zio Rodolfo, un poco di buono che entrava e usciva dalla galera e gli prendeva tutti i soldi”. Mia nipote fa riferimento agli anni '50, ma io, in quel periodo, ero minorenne e incensurato e non ero mai andato in galera. Bertè offende anche mia madre definendola “brutta”. Domani mi vedrò con il mio avvocato. Al mio fianco ci sarà anche Leda Bertè, la sorella più grande di Loredana, che condivide con me le ragioni della mia denuncia.
A rappresentarlo nella querela ai danni dell’artista ci sarà l’avvocato Giorgio Lombardi, cui l’uomo ha dato mandato affinché ristabilisse quella che ritiene essere la verità sul suo conto.
Loredana Bertè attacca anche il padre: “Si masturbava guardando Mimì”
All’interno dello stesso libro, Loredana ha attaccato pesantemente anche il padre: “Di notte entrava nella nostra stanza e si masturbava guardando Mimì. Io fingevo di dormire”, queste le parole della cantante a proposito di quel padre che ha sempre tenuto a distanza. L’uomo, a cui Loredana aveva già augurato di morire, si era già espresso con durezza sul conto della figlia. “È stata la mia sventura più grande” raccontò furioso nella prima parte del 2015. I due non hanno mai avuto modo di chiarirsi. Oggi, sul capo dell’artista, si abbatte l’ennesima tegola e pare che anche Leda, sorella maggiore della Bertè, si sia schierata a favore dello zio.