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Ludovica Nasti: “La malattia ti fortifica, con ‘L’amica geniale’ la mia rinascita”

Per Ludovica Nasti, 14 anni, star della serie tv HBO – Rai “L’amica Geniale” è solo l’inizio di quella che si prospetta come una promettente carriera. Presto il debutto sul grande schermo, con il film di Marcello Sannino “Rosa Pietra Stella”, dove interpreta Maria, una bambina molto intelligente che vive un rapporto intenso con la madre, nella Napoli dei contrasti sociali. Intervistata dall’Huffington Post, Ludovica racconta della leucemia linfoblastica che ha combattuto per 5 anni, prima di iniziare a recitare: “Da quella malattia ne sono uscita più forte”.
A cura di Giulia Turco
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Ludovica Nasti è la giovanissima attrice famosa soprattutto per il suo ruolo di Raffaella Cerullo (Lila) nella prima serie tv HBO – Rai "L'amica geniale", tratta dall'omonimo romanzo di successo firmato Elena Ferrante. Talentuosa e spigliata, Ludovica oggi ha 14 anni e davanti un futuro molto promettente. Raggiunta dall'Huffington Post, la neo star della tv ha ricordato con emozione il momento in cui, nel 2018, venne selezionata da Saverio Costanzo per "L'amica geniale", e dei momenti difficili, nella battaglia contro la leucemia linfoblastica, combattuta a soli cinque anni. Ora la aspetta il debutto sul grande schermo, con il film di Marcello Sannino "Rosa Pietra Stella", che uscirà nelle sale il prossimo 27 agosto.

L'amica geniale, la sua rinascita

Aveva solo 11 anni, andava a scuola e non sapeva che di lì a breve la sua carriera da attrice sarebbe decollata. “Non ci pensavo più, ma un giorno mia madre torna dal lavoro – è proprietaria di un negozio di abbigliamento che venti anni fa ha deciso di chiamare “Loren” (un buon augurio non da poco, ndr) – mi porta dentro il residence a Lido Napoli che prendiamo d’estate ogni anno, mi abbraccia, mi dà la notizia e io resto senza parole”, racconta Ludovica Nasti. Un percorso "faticoso e meraviglioso", che l'ha ripagata delle sofferenze passate. A soli 5 anni infatti è stata colpita dalla leucemia linfoblastica, che per parecchi anni l'ha costretta a sottoporsi alle cure mediche:

Mia madre non l’ha mai chiamata col suo nome, ma parlava del mio ‘percorso’. Io ho deciso di farlo. Da quella malattia ne sono uscita più forte, piena di voglia di vivere, e in tal senso, fare L’amica Geniale ha segnato una mia rinascita.

Che cos'è la leucemia linfoblastica

La leucemia linfoblastica (identificata anche con la sigla LLA) è un tumore del sangue che nasce nello specifico dai linfociti, un tipo di globulo bianco. Si sviluppa nel momento in cui questo tipo particolare di cellule si diffonde nel sangue, nel midollo osseo, o in altri organi e nella maggior parte dei casi si presenta nei bambini in età pediatrica, soprattutto fra i 2 e i 5 anni. Era stata la mamma di Ludovica a parlare per la prima volta della sua malattia, in un'intervista rilasciata al settimanale Oggi:

Abbiamo sofferto e avuto paura, ma è stata proprio lei a darci coraggio: in ospedale era diventata la mascotte del reparto. […] Mia figlia ha affrontato anche gli esami dolorosi come una guerriera, per questo non abbiamo più paura di nulla. Siamo grati alla vita anche solo di aprire gli occhi ogni mattina, tutto il resto si risolverà.

Ludovica Nasti sul nuovo film Rosa Pietra Stella

Dopo una comparsa nel cortometraggio sul personaggio di Anna Frank "Storia del nuovo cognome" e dopo aver persino scritto un libro nel quale si racconta, Ludovica Nasti è entrata a far parte del cast di "Un posto al sole", dove veste i panni di Mia Parisi. Per lei è solo l'inizio, perché ben presto debutterà al cinema con l'ultimo lavoro di Marcello Sannino, presentato in anteprima al Giffoni Film Festival. Una nuova sfida, che racconta il rapporto complesso tra madre e figlia. Maria, questo il nome del personaggio, "è una bambina molto forte con un coraggio grande", spiega Ludovica. Nel loro rapporto si intrecciano problemi economici e servizi sociali, immigrati irregolari in una Napoli notturna, che la giovane attrice ama molto. Sul rapporto con i genitori però, ha le idee molto chiare:

I genitori sono i genitori, non gli amici dei figli. Ho un ottimo rapporto con i miei, ma non dimentico mai che loro sono i genitori, non i miei amici. L’amicizia è un’altra cosa. Loro mi danno l’approvazione per tutto quello che faccio, sono presenti in ogni set e in ogni intervista, mi danno consigli, gestiscono la mia pagina Instagram. È giusto che un genitore controlli il proprio figlio, ma senza che questo controllo diventi però un’ossessione.

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