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Mara Venier: “Ero dipendente dalle cartomanti, mio marito Nicola mi ha salvato”

In un’intervista a “Gente”, la conduttrice rivela per la prima volta il periodo più buio della sua vita: prima dell’incontro con l’attuale marito Nicola Carraro, ha vissuto momenti di smarrimento e malessere, in cui ha cercato rifugio nella cartomanzia e nelle sensitive: “Ne ero praticamente dipendente, mi riempivano la testa di cavolate. Poi ho conosciuto Nicola, che mi ha salvato”.
A cura di Valeria Morini
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Sembra davvero il momento di Mara Venier, protagonista in questi giorni su tanti giornali e ospite di salotti televisivi (come quello di OpenSpace, la scorsa domenica). La conduttrice racconta la sua vita nella sua autobiografia appena pubblicata "Amori della zia", ma in una recentissima intervista rilasciata a Gente si concentra sul periodo più buio della sua vita, rivelando per la prima volta un particolare inedito del suo passato: "Ero dipendente dalle cartomanti e dai tarocchi. Chiedevo solo una cosa: l'amore. Poi è arrivato mio marito Nicola e mi ha stregata davvero".

Lo sfogo di Mara: "Ho sofferto per anni, ero alla perenne ricerca dell'amore"

Alla base di questa "dipendenza", quello che la Venier definisce un "malessere" che durava da anni.

Mi tormentava una malinconia latente che mi porto dietro da quando ero bambina. In fondo all'anima celavo un malessere che mi faceva soffrire ogni volta che affiorava. Ero alla perenne ricerca di qualcosa. Volevo l'amore, non un amore.

Com'è noto, la Venier è stata sentimentalmente legata a personaggi come gli attori Francesco Ferracini (padre di sua figlia Elisabetta) e Jerry Calà (suo marito dal 1984 al 1987) e Renzo Arbore. Fino all'incontro con Nicola Carraro, che ha sposato nel 2006.

La Venier: "Le maghe mi riempivano la testa di cavolate"

Non ha remore, Mara Venier, nel raccontare quel periodo buio, in cui si rifugiava nell'universo della "magia".

Cartomanti, sensitive, persino i fondi del caffè: ne ero praticamente dipendente. Oggi posso dire che alcune di loro mi riempivano la testa di cavolate, ma in quei momenti di smarrimento paghi per farti alleggerire una pena che pesa sul tuo cuore.

Poi, l'arrivo di Nicola, l'amore della sua vita.

Mi ha salvata da quella sensazione di incompletezza che mi faceva soffrire.

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