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Marina La Rosa: “Non sapevo nemmeno cosa significasse ‘gatta morta’, mai temuti i giudizi”

A distanza di quasi 20 anni dalla sua partecipazione al Grande Fratello, Marina La Rosa torna su quel termine che le fu attribuito a gran voce da mezza Italia e con il quale ha dovuto convivere per anni. “Non sapevo nemmeno cosa significasse gatta morta” fa sapere oggi, pur ammettendo di non avere mai avuto preoccupazioni in tal senso: “Non mi sono mai preoccupata dei giudizi della gente”.
A cura di Stefania Rocco
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Sono trascorsi 18 anni dalla messa in onda della prima edizione del Grande Fratello, il reality che segnò l’ascesa di personaggi come Pietro Taricone e Marina La Rosa, tra i più straordinari protagonisti di quella prima stagione. Proprio l’ex concorrente siciliana ha rilasciato un’intervista a Il Giornale cui confessa che quell’esperienza, dalla quale sarebbe potuta uscire distrutta, non l’ha segnata come ci si sarebbe potuto aspettare facesse:

In verità non sapevo neanche cosa significasse il termine “gattamorta”. Tuttavia mi ricorda molto la celebre commedia Come tu mi vuoi di Pirandello”, in cui “l’autore spiega come ogni persona abbia bisogno di identificare gli altri in categorie: belli, bravi, brutti, omosessuali, alti, ipocriti, cattivi, ingenui, etero e, perché no, anche in gattemorte. Sono in fondo tutti pregiudizi dettati dalle nostre paure. Per cui, in tutta onestà, non mi sono mai preoccupata dei giudizi della gente.

Fu grazie al GF che conobbe suo marito

Marina ringrazia il GF, per la popolarità che le ha regalato ma soprattutto perché l’avrebbe aiutata a incontrare Guido Bellitti, l’uomo che sarebbe diventato suo marito e il padre dei suoi figli: “Se non avessi mai fatto quell’esperienza non avrei mai conosciuto Francesca (un’amica, ndr) e  non saremmo mai andate insieme in vacanza a Favignana, dove poi ho incontrato quello che oggi è il padre dei miei figli. Tu chiamalo, se vuoi, destino”.

Il suo calendario sexy, uno dei primi in commercio

Marina non si pente di nulla di ciò che venne dopo il GF, men che meno di quel calendario sexy, uno dei primi mai realizzati: “Ognuno raggiunge i propri fini ed i propri obiettivi come meglio ritiene opportuno. Con la bellezza, con il sesso, con la bravura, con l’onesta o con i sotterfugi. Ma la bellezza, quella fisica, un giorno svanirà e resterà quella interiore. Se c’è”.

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