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Matrimonio Chiara Ferragni e Fedez

Matrimonio Chiara Ferragni e Fedez, il Mise interroga Alitalia per il volo privato “Ferragnez”

La prima bagarre della giornata investe il matrimonio a Noto tra Chiara Ferragni e Fedez. Il Ministero dello Sviluppo Economico è stato sollecitato a chiedere spiegazioni ad Alitalia in merito alla personalizzazione a tema “Ferragnez” del volo privato che ha portato sposo e invitati in Sicilia. Replica la compagnia di bandiera: “Non si è trattato di una sponsorizzazione, ma di un normale accordo commerciale”.
A cura di Stefania Rocco
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A qualche ora dal momento in cui andrà in scena – è proprio il caso di scriverlo – a Noto il matrimonio tra Chiara Ferragni e Fedez, la prima bagarre di grosse proporzioni investe i Ferragnez, e non solo. Occhi puntati sul volo privato Alitalia che nel pomeriggio del 31 agosto 2018 ha portato lo sposo e parte degli invitati alle nozze in Sicilia, in attesa che fosse celebrato il matrimonio dell’anno.

I servizi garantiti da Alitalia ai Ferragnez

Per il “glamour wedding” tutto italiano, Fedez e la futura consorte hanno ottenuto un servizio personalizzato di altissimo livello. A loro è stato dedicato un intero gate dell’aeroporto di Linate, con schermi luminosi riportanti il logo del matrimonio (Ferragnez, appunto), gadget personalizzati forniti agli ospiti a bordo dell’aereo diretto a Catania e customizzazione di ogni più piccolo dettaglio. I servizi messi a disposizioni da Alitalia ai due neo sposi sono stati poi esibiti sui social, parte integrante della strategia comunicativa che ha fatto della Ferragni uno tra i brand viventi più conosciuti al mondo.

L’interrogazione alla compagnia di bandiera

Michele Anzaldi, deputato del Partito Democratico, ha interrogato a tal proposito il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli: “Stigmatizzare la decisione di personalizzare biglietti e schermi con il logo Ferragnez, in occasione del matrimonio tra Fedez e Chiara Ferragni, considerate le difficili condizioni economiche della compagnia. Come riportato da alcuni organi di stampa, Alitalia risulta essere sponsor del matrimonio tra il cantante Fedez e la sua compagna, la fashion influencer Chiara Ferragni. La compagnia aerea risulterebbe avere personalizzato biglietti e schermi a tema proprio per questo ‘evento’ al punto che il logo ‘Ferragnez’ compare impresso sullo schermo dell’aeroporto, sui biglietti aerei degli invitati, che in queste ore stanno raggiungendo la Sicilia, dove la coppia dovrebbe sposarsi. Alitalia è una compagnia aerea alla quale il Paese è profondamente legato e che negli ultimi 10 anni i contribuenti italiani hanno sostenuto per evitare il fallimento. È uno dei dossier più delicati del prossimo autunno, considerate le prospettive di una azienda commissariata che occupa 12 mila addetti. Il Ministro Toninelli in diverse occasioni ha parlato di possibile rinazionalizzazione di Alitalia. Quotidianamente l’utenza, in particolare quella per la Sicilia, si ritrova a confrontarsi con una politica del prezzi e disservizi estremamente penalizzanti. Come strategia di marketing l’iniziativa appare assolutamente irriguardosa rispetto al danaro pubblico investito per evitare il fallimento della compagnia aerea”.

La replica di Alitalia

All’interrogazione di Anzaldi è arrivata fulminea la replica di Alitalia che in una nota ha fatto sapere di non avere fatto da sponsor all’evento. Quanto offerto a Ferragni e consorte sarebbe esclusivamente il frutto di un accordo commerciale con i novelli sposi: “In merito al volo utilizzato dagli invitati del matrimonio tra Chiara Ferragni e Fedez, Alitalia sottolinea che non si sono registrati disagi per i passeggeri in partenza dallo scalo di Milano Linate. Si è trattato di un cosiddetto volo ‘dedicato', ossia di un volo di linea – già previsto nella programmazione operativa della Compagnia – riservato ad un unico gruppo di viaggiatori che, quindi, erano gli unici al gate dell'aeroporto milanese. Si precisa inoltre che non si è trattato di una sponsorizzazione, ma di un normale accordo commerciale da inquadrare nella campagna pubblicitaria dell'azienda”.

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