Mauro Marin intervista dopo Gf 10: io intelligente mascherato da imbecille

Mauro Marin era tanto amato nella casa del Grande Fratello 10 quanto adesso che è uscito: tutti lo vogliono, continue le ricerche sul web a suo nome e le foto postume alla sua uscita stanno facendo il giro della rete. Sebbene il suo personaggio non abbia sempre convinto il pubblico a casa e abbia fortemente diviso i concorrenti nella casa, resta il fatto che la curiosità destata dai suoi atteggiamenti ha portato tutti a chiedersi "ma ci è o ci fà?".

Nella conferenza stampa, organizzata per commentare la sua vittoria al Grande Fratello 10, il salumiere veneto ha parlato delle sue strategie di gioco e del modo per entrare in un gruppo così ostile: "Il gioco è un’arte, basta non uscire dalle regole, io l’ho fatto con i miei compagni e alla gente è piaciuto. Se tutti fanno i buoni, e io entro nella casa dopo una settimana chiuso in albergo, faccio il cattivo, il provocatore, il disturbatore. Se sto in un posto dove mi riprendono le telecamere, io giro in mutande".

"Mi sono ispirato ad Alvaro Vitali", questo aveva dichiarato appena uscito dalla casa e poi ha aggiunto "ma anche alla «strategia della guerra» di Sun Tzu, un generale cinese. E poi ho pure letto «Il nome della rosa» di Umberto Eco".           E' apparso molto convinto nelle sue dichiarazioni, lui che è stato definito dalla mitica Gialappa's "un intelligente mascherato da imbecille", concordando a pieno con questa definizione del suo essere.

Adesso che è tutto finito resta solo da "Pagare il mutuo, vivermi quest'esperienza fino in fondo e trovarmi un sacco di donne!", che non gli mancheranno di certo dopo questa ondata di popolarità e questo consenso così diffuso. Ormai Veronica Ciardi e Sarah Nile sono solo un ricordo lontano, sebbene lui stesso abbia rimarcato che prova ancora un forte affetto per la cubista romana.

Grazie a lui la Endemol ha chiuso il decennale con un altro grande successo e si riserva dall'ufficializzare decisioni per le prossime edizioni, sebbene i presupposti ci siano tutti.

Eleonora D'Amore