No di Naike Rivelli all’Isola dei Famosi dopo il canna-gate: “Io faccio uso canapa light”
Dopo gli "imprevedibili" risvolti delle prime puntate di questa edizione, con l'uscita di personaggi di rilievo del cast, tra cui Francesco Monte, Nadia Rinaldi ed Eva Henger, per l'Isola dei Famosi si pensa ad un rimpasto. Nonostante ascolti tutt'altro che deludenti per il programma di Canale 5, costretto a spostarsi al martedì proprio per evitare le batoste dalle fiction di Rai1, il programma sembra destinato a perdere di mordente dopo l'exploit del canna-gate. Per questo motivo, da diverse ore circola la voce dell'ingresso di nuovi personaggi e di autori al lavoro per rendere più appetibile il prosieguo dell'Isola dei Famosi 2018, che davanti a sé ancora molte puntate.
Ipotesi nuovi arrivi all'Isola dei Famosi
Tra i nomi ipotizzati quello di Naike Rivelli, già abituata all'esperienza di uno show, diverso ma simile, come Pechino Express, al quale aveva partecipato tre anni fa. La figlia di Ornella Muti, attivissima sui social e capace di fare spesso notizia, potrebbe essere il profilo giusto per ridare linfa al reality condotto da Alessia Marcuzzi, che in effetti non sembra avere lo stesso brio della prima ora.
L'ironia della Rivelli sul caso marijuana
Ma è stata la stessa Rivelli a smentire ogni tipo di tipo di ipotesi, servendosi proprio del suo profilo Instagram e criticando la linea bacchettona della produzione del programma, che dopo l'addio di Monte, ha provato a sorvolare sulla questione marijuana, prendendo le distanze da ogni ipotesi e tentando di inibire la discussione sul tema, di fatto inibendola anche in trasmissione. Quello relativo alle droghe leggere è, d'altronde, un argomento inevitabilmente attuale, visto anche il clima di campagna elettorale in corso. E per questo motivo la Rivelli ha smentito sul nascere ogni coinvolgimento nel programma spiegando così la sua posizione: "Io all'Isola dei Famosi? Ma non è possibile, perché io faccio uso di Canapa light. Tanto uso di canapa light, quindi mi sa che nun se po' fa' perché per certa gente – continua la Rivelli chiaramente ironica – la canapa light è considerata droga!".